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Corriere della Sera |
Ho trovato la conduzione di Fazio e della Litizzetto fuori luogo, faziosa e inopportuna.
L'intervento di Crozza è un chiaro messaggio inviato all'ordine precostituito che vuole portare avanti i falsi ideali tanto cari a persone come Daniele Silvestri che in nome della protesta e della contestazione intendono bypassare i veti imposti a tutti quelli che vorrebbero vivere in un paese civile.
Sembra che chiunque si arroghi il diritto di dissentire, manifestare e propagandare un certo tipo di ideali possa ritenersi immune e libero dai legacci che le leggi del vivere civile dovrebbero imporre a chiunque si riconosca cittadino in una società dove vige il principio del rispetto del prossimo.
Appropriarsi di una manifestazione come il festival di Sanremo -patrimonio di tutti gli italiani che amano la musica- per farne un enorme megafono dal quale lanciare spot e sbandierare una bandiera che non è di tutti è stato un vero atto violenza subito da tutti quelli che in quegli ideali non si riconoscono.
Farcire il Festival con siparietti come quello dei due omosessuali che vanno a sposarsi a New York accusando l'italia di inciviltà è un gesto violento che oltre ad essere del tutto fuori luogo impone un punto di vista unilaterale senza consentire alcuna contraddizione.
Sono offeso, deluso e incazzato!
Offeso perché i contenuti proposti sono contrari al mio punto di vista.
Deluso perché una manifestazione come il festival è diventato una specie di festa dell'Unità.
Incazzato perché tutto ciò mi è stato imposto! Quando Crozza è a Ballarò io posso sempre cambiare canale ma la sua presenza a Sanremo è un'imposizione, una violenza che ho dovuto subire mio malgrado e in una condizione di impotenza.
Per fortuna non tutti gli artisti sono come Daniele Silvestri e di belle canzoni al festival se ne sono sentite tante...