A pochi giorni dal termine della campagna elettorale io ed un mio amico Blogger abbiamo pensato che invece di commentare le dichiarazioni e il "teatrino" messo in scena dalle attuali forze politiche fosse il caso di fare delle proposte.
Entrambi abbiamo subito capito che le nostre idee sono opposte ma con una cosa in comune:
La loro irrealizzabilità.
Abbiamo comunque pensato di mettere nero su bianco i nostri sogni e di paragonarli.
Siamo molto distanti l'uno dall'altro ma dialoghiamo e ci rimettiamo al giudizio dei lettori.
In un coro di voci contrastanti, ambigue e disarmanti noi proviamo a dire cose concrete certi di dare un buon esempio ad una classe politica che è riuscita a mettere d'accordo anche due persone così opposte su una cosa : SIAMO STANCHI DI QUESTO TEATRINO.
Ecco la mia visione:
Lo Stato che
vorrei.
di La mia Ultima Notizia
Io vorrei uno
Stato che si occupasse dei cittadini e che lo facesse soddisfacendo quattro bisogni:
Sicurezza
Interna ed Esterna (Polizia e Esercito) .
Infrastrutture.
Assistenza ai
meno abbienti.
Giustizia.
Di tutto il
resto che è nella Costituzione ne fare a meno considerando che nessuno dei
proponimenti dell'Assemblea Costituente è mai stato realizzato in tutti questi
anni.
Come fare? Se
fossi io il Tiranno chiamato a mettere ordine ecco cosa farei assumendomene la
responsabilità e rimettendomi al giudizio del Popolo a fine mandato:
Riforma della
Costituzione:
Tutte le cariche
dello Stato sono elette dal popolo con una legge in tutto simile all'attuale
legge elettorale per l'elezione del Sindaco: Sbarramento ai solo due partiti
che ottengono più voti e ballottaggio tra i due.
Nessuna carica
sarà ricopribile per più di due mandati consecutivi o cinque totali.
Abolizione del
finanziamento pubblico dei partiti che dovranno autofinanziarsi svolgendo
attività non lucrative: Raccolte di fondi, sponsooring, tesseramento e
donazioni.
Il Presidente
della Repubblica ha tre compiti:
- Il comando delle Forze armate e di Polizia
- Indire le elezioni politiche ogni due
- Gestione della Giustizia (Tribunali Provinciali,
Nazionali e Corte Suprema).
Il Primo
Ministro ha pieni poteri:
Legislativo e
sulla politica estera.
I suoi Ministri
sono semplici strumenti nelle sue mani.
Riforma del
Parlamento:
Abolizione delle
due camere e formazione di un unica assemblea formata dai Presidenti di
Provincia con il compito di
- Presentare emendamenti alle leggi proposte dal
Presidente del Consiglio o dai Ministri
- Dibattere sulle nuove leggi esponendo le
richieste dell'elettorato.
- Richiedere l'intervento del Primo Ministro in
questioni sollevate dall'elettorato.
Le leggi saranno
quindi scritte ed emanate dal Primo Ministro senza nessuna ingerenza da parte
del Parlamento che avrà solo un ruolo consultivo.
Ordinamento dello Stato:
Abolizione di
Regioni e Comuni. Il territorio sarà amministrato unicamente dai Presidenti di
Provincia che avranno pieni poteri (pari a quelli del Primo Ministro) di
Legiferare, Amministrare e Gestire la Provincia e tutti i proventi delle
entrate fiscali raccolte.
Spetteranno alle
Province:
- Manutenzione e realizzazione della rete stradale
e delle infrastrutture e la gestione del traffico urbano (Polizia Urbana).
- Igiene Urbana e Gestione Rifiuti
- Sviluppo dell'Economia Provinciale (Attuale
compito del Ministero dell'Economia)
- Controllo ed esazione delle Tasse:
Privatizzazione dei controlli suddivisi per categorie
- Istituzione degli uffici di collocamento
Provinciali
- Istituzione dell'Ufficio Previdenziale
Provinciale
- Tutela del Patrimonio Artistico
Ministeri: Saranno solo cinque.
Sanità:
Privatizzazione
di tutti gli apparati Sanitari Nazionali.
L'assistenza
sanitaria sarà garantita a spese dello Stato Centrale (che pagherà le
prestazioni secondo un tariffario fisso) solo ai cittadini che abbiano un
reddito basso o per le emergenze di pronto soccorso. Tutte le altre prestazione
saranno coperte dalle Assicurazioni Sanitarie Obbligatorie.
Scuola:
L'istruzione dei
cittadini sarà a spese dello Stato Centrale fino alla Terza Media.
Tutte le altre
forme di Istruzione saranno privatizzate e a pagamento.
Borse di Studio
a spese dello Stato Centrale o delle Province saranno a disposizione solo degli
studenti più meritevoli che vi accederanno per concorso.
Istituzione
dello sponsor per lo studente: Le aziende che hanno bisogno di personale
qualificato o che vogliono migliorare la propria immagine nel mercato possono
sponsorizzare gli studenti più meritevoli e sostenere le spese per i loro
studi.
Entrate
Fiscali:
L'intero gettito
fiscale sarà raccolto dalle Province e così ripartito: Il 75% sarà
trattenuto dalle Province il 25% versato dalle Province allo Stato
Centrale.
Il 10% del
reddito trattenuto dalle Province è versato dalle stesse all'Ufficio
Previdenziale Provinciale che calcola e paga le Pensioni di anzianità secondo
il calcolo delle imposte pagate dai contribuenti e secondo le leggi Provinciali
in vigore.
Sarà istituita
un unica tassa sul reddito con progressività a scaglioni e tetto
massimo:
0% fino a 12.000 € l'anno
0% fino a 12.000 € l'anno
20% da 12.000 a 25.000
25% da 25000 a 50000
30% da 50000 a 500000
35 % oltre i
500000 € di reddito l'anno ma a nessun contribuente sarà chiesto di pagare più
di un milione di Euro l'anno di Tasse. Arrivati a tale cifra tutti i redditi in
più saranno esenti da tasse.
L'Iva è fissata al 20% e riscossa dalle
Province che ne trattengono il 25% e ne versano il 75% allo Stato Centrale
Solo sulle
seconde case e per gli immobili non destinati ad abitazione è imposta una Tassa dell'uno per mille che viene raccolta dalle Province
e versata interamente allo Stato Centrale.
Nulla più sarà
dovuto dai cittadini. Abolite tutte le altre tasse, gabelle, accise o imposte.
L'accertamento
dell'Evasione Fiscale sarà Privatizzato e gestito dalle Province:
Es. Un cittadino della Provincia vince il concorso per il controllo della tassazione di tutti i "fornai" del suo quartiere (magari è fornaio lui stesso per essere più vicino alla realtà dei suoi colleghi contribuenti) e guadagna un compenso mensile base (pagato dalla Provincia) più percentuali sui redditi evasi, sulle irregolarità scoperte o sulle multe . Stessa cosa per ogni categoria commerciale, professionale o imprenditoriale. In tal modo il controllo sarà
- capillare
- quotidiano
- equo
- non raggirabile
- UMANO
Difesa: Spettano allo Stato Centrale e sotto il diretto controllo
del Presidente della Repubblica:
- Il controllo del territorio e la sua difesa
dall'esterno: Marina Militare Aeronautica e Esercito vigilano sulle
minacce provenienti dall'esterno, si impegnano sule missioni
Internazionali comandati dal Presidente della Repubblica ma inviati dal
Primo Ministro.
- Il controllo del territorio nazionale. Un unica forza di Polizia contrasta la criminalità
presidiando il territorio con compartimenti in ogni Provincia coordinati
da un comando centrale direttamente alle dipendenze del Presidente della
Repubblica.
Infrastrutture:
Coordina e
finanzia tutte quelle opere interprovinciali o di interesse nazionale. Strade,
trasporti ferroviari, aeroporti.
L'intero Governo
si compone quindi di
Presidente della Repubblica
Primo Ministro
Ministro della Difesa
Ministro Dell'Istruzione
Ministro della Sanità Pubblica
Ministro delle Entrate Fiscali
Ministro delle Infrastrutture
Presidenti delle Province che Governano
le loro Province e siedono in Parlamento.
Tutti eletti dal Popolo ed in carica per
due anni per un massimo di due legislature.
In ultimo la
riforma del Lavoro:
- Abolizione TOTALE del contratto di lavoro
subordinato.
- Tutte le prestazioni lavorative saranno
FATTURATE e tutti i lavoratori si mettono sul mercato come IMPRENDITORI DI
SE STESSI.
I compensi e le
tariffe professionali si formano secondo la legge della domanda e della
offerta.
Se si
verifica la condizione per cui ad un imprenditore serve la
prestazione di un lavoratore a tempo indeterminato le parti sono obbligate a
formare una società e il lavoratore diventa a tutti gli effetti SOCIO
nell'azienda e partecipa agli utili e alle perdite.
- Istituzione dell'assegno di mantenimento ( a
carico degli uffici di Previdenza Provinciali) per tutta la popolazione
non attiva o disoccupata per periodi superiori ai tre
mesi ma con l'obbligo di accettare mansioni di livello inferiore alla
propria qualifica. Pena la perdita del diritto a percepire l'assegno.
Fatto tutto
questo si sarebbe realizzato il mio Stato Ideale secondo il modello della
Diarchia Spartana e secondo gli usi spartani sarei disponibile a subire la
sorte che il popolo vorrà riservarmi se proprio non dovesse trovare giovamento
da una riforma così drastica.
Due idee. Due visioni. Due prospettivi.
Due utopie. Due stati ideali.
Due pensieri in contrasto tra loro. Ma con una caratteristica: utopia.
Utopia nel doppio senso...
Anche se idee contrastanti, noi ve le mettiamo nero su bianco, vi diamo la possibilità di decidere qual'è la vostra idea. Noi non critichiamo solamente, ma proponiamo. Vi lascio all'articolo, e scrivetemi nei commenti cosa ne pensate...
Il mio stato ideale: un'utopia
di Lorenzo Ruffino
Che cos’è un’utopia? E’ una terra di perfetta armonia, dove vige la giustizia e da dove le iniquità sono state bandite, anzi, dove non sono mai esistite, a dispetto della società in cui quotidianamente ci troviamo a vivere. Nel linguaggio comune, si dice che è utopico un progetto immaginario, un qualcosa che non è realizzabile, ma che se lo fosse sarebbe un bene: a tutti piacerebbe vivere in uno stato fatto su misura per noi.
Il mio stato ideale si basa su democrazia, giustizia ed equità. Semplice no?
Perché sulla democrazia?
Platone nella “La repubblica” ci scrive di uno stato governato da filosofi non attratti dal potere che gestiscono tutto con filosofia. Quindi Platone immaginava uno stato dei “migliori”. Quest'idea venne semi-applicata con Marco Aurelio in epoca romana, ma rimaneva una monarchia o una oligarchia. Io invece spero in un governo con un parlamento con dei ministri e tutte le cariche italiane dove ci siano solo i migliori, persone esperte e preparate che sanno qual'è il loro ruolo. Un esempio? Credo che una casalinga, senza nulla toglierle, non possa fare il ministro dell'economia, ma serva una persona che abbia diretto una azienda o qualcosa similare, quindi che sia preparata e sappia come intervenire.
Perché sulla giustizia? Perché ritengo che attualmente in Italia non ci sia. Il mio stato prevede che ci siano pene a seconda dei reati commessi, dove non ci sia possibilità di scappare dai tribunali, di sfruttare le cariche amministrative per evitarli o usare mezzi non leciti per far “cambiare” parere ai giudici. Io voglio uno stato dove se tu commetti un reato vieni punito qualunque esso sia, perché ora va di moda dire, visto che non vengono puniti stupratori, assassini ecc. allora se tu commetti un reato più piccolo non sei obbligato a pagare. No non ci sto.
E perché sull'equità? Perché non è possibile che ci sia gente che muoia di fame e gente che nuoti del denaro, gente che è per strada e gente che ha dieci case, gente che non deve lavorare e gente che lavora una vita, gente che in un anno guadagna quello che una persona non guadagnerà in una vita. Non è possibile che vengano applicati criteri diversi a diverse persone, magari per il tipo di lavoro e qui si ritorna al tema della giustizia. Non è possibile che non ci siano trattamenti equi per tutti. Non si può accettare che le persone vengano discriminate per il colore della pelle o la religione o le opinioni politiche o l'essere gay, quello che fa quotidianamente la chiesa.
Io immagino uno stato dove nessuno fuori dallo stato possa prendere decisioni nello stato, come accade con i mercati o con la chiesa. Questo non è possibile. Nessuno deve influenzare le decisioni di uno stato se non ne fa parte.
Io immagino uno stato dove i politici siano persone per bene, ma per far questo, devono prima cambiare i cittadini, perché i politicanti rappresentano i votanti. Non li si può accusare di tutto, perché loro sono la nostra immagine riflessa.
Io immagino uno stato dove ci sia democrazia e trasparenza in tutto, dalle decisioni parlamentarie agli scrutini scolastici. Uno stato dove tutto ciò che viene fatto è visibile ai cittadini che possono controllare ciò che accade.
Uno stato dove tutti abbiano gli stessi diritti, dove anche le coppie omosessuali possano adottare un bambino.
Semplicemente, io immagino uno stato utopistico, per due motivi: perché è il mio stato ideale dove c'è giustizia e equità e perché irrealizzabile.
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