martedì 29 gennaio 2013

la Litizzetto a Sanremo! Ancora un Festival dell'Unità? No eh!

Il Giornale d'Italia
Uno dei miei maggiori interessi è la musica.
Seguo con passione da anni il festival di Sanremo ed è con grande sconforto che da qualche anno a questa parte assisto ad una progressiva politicizzazione della manifestazione che invece, a mio parere, dovrebbe avere come unico ingrediente la musica.

Una tradizione che ha radici antiche in Italia quella che vuole mischiare la musica con la politica. Iniziarono alcuni cantautori degli anni '60 e '70 che si vestirono da Che Guevara predicando la pace senza sapere che il Che con la pace aveva poco a che fare; proseguirono i comunisti, quelli veri, che impararono ben presto che per fare delle belle feste dell'Unità e parlare a folle oceaniche bastava offrire concerti gratis; furono presto imitati dai sindacati che per lo stesso motivo si inventarono il concerto di  Piazza San Giovanni a Roma; proseguono oggi i burattinai della politica che anno dopo anno si appropriano sempre di più del festival e che anzi sarebbe più corretto dire provano ad appropriarsi del consenso dei suoi telespettatori. Poverini dopo tanti anni di feste dell'Unità e del Lavoro ancora non hanno capito che tutti quelli che vanno a sbafarsi un concerto gratis poi non è detto che voteranno per loro nelle urne!

Le ultime edizioni del festival hanno ritrovato il consenso del pubblico e io vi confesso che non vedo l'ora di sedermi sul divano e gustarmi l'edizione di quest'anno.

Solo vorrei che la musica fosse protagonista e che il budget fosse impegnato per pagare la prestazione di un ospite internazionale e non il comizio di un comico.

Vorrei che il glamour e il gossip fossero temi principali e rilassanti, capaci di distogliermi dall'angoscia della vita quotidiana e che il tema delle serate  non sia invece un continuo riferimento alla noia e al marciume della politica italiana.

La notizia della conduzione del festival fosse stata affidata a due alfieri della sinistra come Fazio e la Litizzetto mi aveva disgustato. Il trend politicizzante del festival proseguiva e l'edizione sembrava rovinata!

Forse però la campagna elettorale ci preserverà dalle solite luride e consunte battute pro-comunisti e restituirà al Festival la musica!

Evviva le elezioni!

Ma a questo punto, davvero, Fazio e la Litizzetto a Sanremo che ci andranno a fare?


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