lunedì 7 ottobre 2013

Befera moderno vampiro che non comprende dove sono le risorse per salvare l'Italia.

Il Giornale
Se ne è accorto anche Attilio Befera. Il moderno inquisitore sarà stato sommerso da rapporti e confidenze dei suoi sciacalli - scagnozzi che gli avranno riferito che infondo quelli che le tasse non le pagano o che passano il loro tempo a cercare modi di pagarne il meno possibile non hanno il conto segreto alle Cayman e che invece sono solo degli EROI che si barcamenano tra un pagamento e l'altro per evitare di chiudere le loro attività.

Un notevole passo avanti, non c'è che dire, da parte di chi, solo pochi mesi fa, sbandierava lo spauracchio del redditometro come se fosse l'arma totale destinata a sterminare il parassita evasore.
Si saranno accorti che le loro battute di caccia piuttosto che scovare conti milionari nei paradisi fiscali hanno trovato conti in rosso nelle Casse di Risparmio, ipoteche sugli immobili di famiglia e le pezze sul culo dei poveri imprenditori vessati.

Quanto avrei voluto che qualcuno li avesse accolti a colpi di pallettoni!

Ma adesso che lo sanno? Cosa faranno? Troveranno altri modi per succhiarci il sangue o si decideranno a tagliare la spesa pubblica?




Berlusconi condannato e a Bersani nemmeno l'avviso di garanzia.

Il Giornale
Questa volta gli ispettori faranno la scoperta dell'acqua calda.
Di sicuro ci sono solo due fatti evidenti:
Quando sotto processo c'era Berlusconi l'iter burocratico ha subito una vera e propria accelerazione mentre quando l'indagato è stato Bersani si sono presi tutta la calma di questo mondo e pazientemente attendono che il polverone si posi per insabbiare tutto.
Una ulteriore conferma che siamo sotto dittatura.
La cosa davvero preoccupante però non sono i giudici golpisti ma la moltitudine degli italiani che gioisce per la sventura capitata a Berlusconi.
La cosa davvero insopportabile è che tra gli italiani ci siano più persone invidiose e mediocri che persone giuste e ambiziose e che la sventura di uno dei pochi ad essersi davvero distinto sia diventato per troppe persone un esempio da cancellare piuttosto che un vessillo da seguire.
Quello che disarma anche il più ottimista è che buona parte d'Italia preferisca considerare Berlusconi colpevole piuttosto che ammettere la propria inferiorità.
Alla fine di tutto poi, un buono a nulla come Bersani viene graziato dai giudici solo perché alfiere di quella schiera di ignavi che alla loro ambizione hanno preferito l'anonima appartenenza ad un gregge di parassiti assistiti e mantenuta dai pochi valorosi che hanno scelto di intraprendere.

La fuga dall'Italia sembra essere ogni giorno di più l'unica alternativa per quelli che all'appiattimento e alla uniformità di una società di eguali preferiscono la competizione e l'opportunità di distinguersi che c'è in molti altri paesi del mondo.

Che dolore vedere le vignette che ridicolizzano Berlusconi e allo stesso tempo scoprire che le malefatte di Bersani sono coperte dall'omertà.

Il giornale

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