lunedì 30 settembre 2013

Berlusconi vuole le elezioni. Ma quali elezioni?

Il Giornale
Che sia la volta buona?
Che il Cav. lo abbia finalmente capito?
Da quando salì sul predellino non abbiamo smesso di chiederci perché.
Perché le "alleanze" sono state necessarie?
Perché non andare da soli al voto?
Perché non osare (come fa adesso Grillo) e presentarsi al cospetto delle urne come un unica entità politica e ricercare poi eventuali voti in più direttamente in Parlamento?

Berlusconi incarna i sogni, i desideri e le speranze di milioni di Italiani ed è capace di esprimerle e concretizzarle come nessun altro ma allora perché non stabilire un programma da portare avanti al grido di "chi mi ama mi segua"???

Se c'è una cosa che lo ha sempre danneggiato sono stati i tradimenti.
Se c'è una cosa in ci è stato ambiguo è la necessità - mai chiara - di circondarsi di "alleati".

Se davvero vuole la riforma della Giustizia, la riforma della Costituzione e il Presidenzialismo.
Lo dica!
Lo dica chiaro!
Si presenti da solo al voto e noi lo voteremo. Come sempre.


giovedì 26 settembre 2013

Barilla: Niente gay nei miei spot. E c'è già chi invita a boicottare la pasta.


Ieri la Boldrini ha alzato un polverone perché una donna serviva la cena ai propri figli e al marito; oggi i gay non mangiano la pasta perché vogliono essere rappresentati negli spot. La pubblicità un tempo era criticata perché rappresentava una visione distorta della società e oggi la si vuole usare per trasmettere una visione contorta della stessa società. A tutti questi provocatori vorrei dare una notizia: Nella società reale e nella vita realmente vissuta i modi di fare, le abitudini sessuali e la divisione dei ruoli nella famiglia sono ancora decisi dagli individui in totale autonomia e se davvero pensate che sia la televisione a dettare le regole siete proprio voi a non aver capito il meccanismo perché ad ogni dichiarazione vi rendete più ridicoli!

NOI SAPPIAMO ANCORA DISTINGUERE GLI SPOT TELEVISIVI DALLA REALTA'!

Credo che il desiderio di rivalsa degli omosessuali li renda facile preda di un furore che alla fine li rende ridicoli. Pretendere rispetto è sacrosanto ma pretendere che un concetto di società unilaterale sia accettato da tutti è una prepotenza che i gay non dovrebbero consentire nemmeno a loro stessi. Barilla non ha fatto nulla di male dicendo che il suo marchio non andrà mai a identificarsi con un modello famigliare omosessuale. Anzi, se vogliamo leggere la questione dal punto di vista del marketing si è tagliato fuori da una intera fascia di possibili clienti. Ha fatto una scelta coraggiosa ma che non ha nulla a che fare con la pubblicità o con le tecniche di marketing. Quelli che stanno sbagliando davvero tutto sono proprio i gay che  con questo assedio prepotente e paranoico non perdono occasione per affermare la loro presenza e il riconoscimento di uno stile di vita che sia pur accettato e compreso dai più non può aspirare al ruolo di "modello" a cui aspirare. La lobby dei gay non perde occasione di puntare il dito, di accusare e criticare rilevando comportamenti "scorretti" anche dove non ci sono. Un marchio avrà pure il diritto di rivolgersi alla sua clientela e alla sua fetta di mercato come ritiene più conveniente e non saranno di certo gli spot pubblicitari a cambiare lo stato della nostra società.



mercoledì 25 settembre 2013

Genitori uguali e senza sesso o ruoli divisi in base ai cromosomi?

Il Giornale


Ma la Boldrini non perde occasione per tacere?

 Le basta aprire la bocca per dire fesserie. Cosa avrebbe preferito? Che i piatti volassero da soli in tavola? Che lo facesse la domestica di colore? Il Marito vestito da femmina con i reggicalze? La "Mamma numero 2" o Il "Papà numero 1"?

Vogliamo davvero far passare il messaggio che chi serve a tavola svolge un ruolo secondario, asservito, denigrante o sottomesso?

Le stesse persone che vorrebbero eliminare la dicitura "Mamma" e "Papà" dai documenti si scandalizzano davanti ad uno spot televisivo ( in cui una mamma mette i piatti in tavola mentre papà e figli aspettano di iniziare il pranzo)  sottolineando la diversità dei ruoli e la diversa interpretazione delle mansioni se svolte dal genitore maschio o da quello femmina.

Le parole della Boldrini confondono ulteriormente se  le si confrontano con il dibattito, nemmeno troppo freddo, che contrapponeva i favorevoli alla cancellazione della dicitura "Mamma" e Papà" dai documenti di iscrizione a scuola del Comune di Bologna.

Insomma, vogliamo portare avanti il discorso che non ci sia differenza tra uomo e donna o vogliamo sottolineare che determinate mansioni domestiche sono assimilate  ad un ruolo secondario del genitore che le espleta?

I due genitori sono uguali indipendentemente dal sesso o il loro ruolo cambia se portano i pantaloni o la gonna?

No, perché se ci fossero state "due Mamme" quale delle due avrebbe dovuto portare i piatti in tavola?

Quella seduta con i figli si sarebbe sentita "maschia" e quella che serviva "femmina"?

E se fossero stati due papà? Come si sarebbero dovuti dividere i compiti? Facendo la conta?

Qualsiasi donna di buon senso si prende cura dei propri figli e del proprio marito compatibilmente ai suoi impegni di lavoro e SOFFRE quando non può essere vicina alla famiglia come vorrebbe. Allo stesso modo fanno i padri che spesso e volentieri cucinano, fanno il bucato e crescono i figli così come dovrebbe essere in una famiglia.

 Allo stesso modo e nello stesso modo in cui lo fanno ENTRAMBI i genitori e, secondo me, questo vale anche nel caso dei genitori omosessuali.

Anche stavolta la Boldrini si poteva stare zitta e non lo ha fatto! Ma chi l'ha votata quella??

Non vorrei deludere la Boldrini secondo la quale non se ne può più di questi spot svilenti in cui le donne sparecchiano la tavola,ma negli ultimi spot Barilla lui fa la spesa, cucina, taglia le verdure, spadella e serve in tavola mentre la moglie cazzeggia con la figlia sul tappeto.




martedì 24 settembre 2013

In Puglia chi muore di cancro paga il ticket mentre chi vuole cambiare sesso è agevolato.

Il Giornale


Che Vendola fosse fuori di testa lo avevamo capito tutti quando contrariamente a quanto detto in campagna elettorale si è prodigato per scongiurare la chiusura dell'ILVA ma con questo provvedimento ha davvero raggiunto il fondo.

Che si trovino 170.000€ per finanziare un progetto di assistenza per chi voglia cambiare sesso negli stessi giorni in cui a Taranto lo stato ha legittimato l'omicidio e dichiarato "sacrificabile" l'intera cittadinanza oltre che essere anacronisticamente strampalato è anche un'offesa grave nei confronti di chi si trova a dover scegliere tra il lavoro e la vita; un'offesa che diventa ben più grave nei confronti di coloro che, ammalati di cancro, si sono visti negare l'esenzione dal pagamento del ticket sui farmaci antitumorali e palliativi.

La vergogna di quest'uomo dovrebbe trovare un limite e chissà che non lo trovi quando alla sua smania di gratificare il suo "essere gay" non si sostituisca l'amore per la vita che contraddistingue tutti coloro ai quali un medico diagnostichi una affezione tumorale.



lunedì 23 settembre 2013

43 Morti a Peshawar. Quando in Italia?

Il Giornale
L'accoglienza di tutti in  nome della "fratellanza universale" è un modo di affrontare il fenomeno dei migranti secondo una visione a dir poco ottimistica.

Sarebbe bello e giusto accogliere tutti indistintamente se ci fossero delle regole fissate e rispettate da entrambe le parti, da chi accoglie e da chi viene accolto.

Se chi viene a chiedere accoglienza non ha prospettive di inserimento e non ha il potenziale per diventare un cittadino modello e una volta "gettato" nella società viene abbandonato a se stesso chi è più colpevole? Chi lo ha fatto venire promettendo accoglienza e uguaglianza o chi è arrivato senza avere un progetto o il potenziale per realizzare le proprie idee?

Quando poi al disagio sociale si aggiunge anche quello generato dalla discriminazione religiosa e il fanatismo  religioso diventa il catalizzatore che assomma il rancore per la mancata promessa alla convinzione di essere nel giusto e di assecondare il volere di Dio ecco che il migrante diventa terrorista, contestatore e prepotente. Ecco che il Crocifisso nelle aule diventa inopportuno e i campanili nelle città devono essere in egual numero con i minareti.

Io non credo che gli uomini siano cattivi per natura. Non oltre un certo limite almeno.
Io credo che siano le strutture delle società, le religioni le politiche e i disagi  a rendere gli uomini capaci degli orrori.

Accogliere i migranti e tutti quelli diversi da noi per religione, cultura, usi e storia è nostro dovere.
Ma un dovere altrettanto grande è quello di fissare le regole.

Quindi in Italia vorrei che le regole fossero quelle che derivano dalla nostra storia, dalla nostra religione e dalle nostre leggi.
Vorrei che fosse chiaro ad ognuno di quelli che arriva.
Vorrei che fosse consentito arrivare solo a chi ha dove andare, a chi ha un lavoro che lo aspetta e a chi sa che una volta arrivato dovrà adeguarsi alla nostra storia, alla nostra società e a chinare il capo davanti al Crocifisso e a rispettarlo così come noi rispettiamo le Moschee sia quando andiamo nei loro paesi che quando ce le ritroviamo sotto casa.

Vorrei che fosse chiaro. Noi non ci facciamo esplodere in mezzo agli innocenti. Non uccidiamo in nome della religione e non tolleriamo l'illegalità

Vorrei che fosse chiaro più che a tutti gli sfortunati che arrivano a tutti quegli IDIOTI che continuano a dire che l'Italia deve accogliere indiscriminatamente perché semmai dovesse accadere anche in Italia un orrore come quello accaduto ieri a Peshawar si sappia che la responsabilità prima che sui kamikaze ricade proprio su quegli IDIOTI.


Vogliono aumentare l'IVA ma non possono perché Berlusconi non molla.

Il Giornale
 Mentre tutti si affannano per trovare il modo di non aumentare le tasse un uomo continua a proporre la sua ricetta invariata: Tagliare la spesa pubblica per non aumentare le tasse.

Mentre tutti si affannano per garantirsi la poltrona lui non si preoccupa di mettere in discussione il Governo da lui stesso fortemente voluto e che probabilmente senza di lui non sarebbe mai nato.

Mentre quasi tutti gli imprenditori di buon senso italiani progettano di delocalizzare le loro aziende o addirittura di trasferirsi definitivamente all'estero lui continua a restare e a lottare per un paese che lo ha tradito usando come una clave lo strumento che doveva servire a tutelare i diritti di tutti.

Mentre tutti ci tradiscono l'unico che resta coerente e fisso al suo posto da vent'anni è anche l'unico che avrebbe potuto andarsene per primo ed evitarsi un guerra che non ha voluto.

Ma la cosa più sconvolgente è che i suoi avversari da un lato non si accorgono che colpendo lui colpiscono tutti noi che l'IVA  dovremmo pagarla e dall'altro, se dovessero eliminarlo davvero, favoriscono l'ascesa di partiti che non dovrebbero raccogliere più di poche decine di voti.

Se non potessi votare per lui voterei per Forza Nuova così come in Grecia piuttosto che votare per le sinistre hanno votato per il Partito Nazista e nel nord Europa avanzano i partiti di estrema destra.

Il cinico e autolesionista assalto a quest'uomo è assurdo. Che finisca prima che sia davvero troppo tardi.








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