giovedì 19 dicembre 2013

Scandalo per un po' di disinfettante e buonismo che finisce in farsa. L'Italia di oggi non finirà mai di stupirmi.

Il Giornale
Qualcuno vorrebbe essere così gentile da spiegarmi cosa sarebbe lo "scandalo" di cui si parla?
Dove sarebbero gli orrori?
Quali sarebbero i torti fatti agli immigrati?
Dov'è la vergogna per gli Italiani?

Io non ci trovo davvero nulla di scandaloso o riprovevole in quelle immagini!
Ricordo che al C.A.R durante la visita dei "tre giorni" fummo schierati nudi in uno stanzone, eravamo una quarantina di adolescenti e un medico con un unico paio di guanti di lattice soppesò i testicoli a tutti in cerca di varici e nessuno ci trovò nulla di scandaloso.

Questi arrivano qui in condizioni igieniche precarie da paesi in cui la prevenzione, l'igiene e i vaccini sono pura utopia e rischiano di infettarci tutti con malattie come la scabbia debellate da secoli e noi non dovremmo neppure dargli una pompatina di disinfettante??

Il problema...dov'è?
Nel freddo? Nella nudità? Nelle modalità del trattamento? Vi prego ditemelo perché davvero non riesco a vedere in cosa consistano le atroci violenze di cui tutti parlano.

La cosa assurda è che la stessa Italia che inorridisce davanti al nulla allo stesso tempo non batte ciglio per notizie come questa:

Il Giornale
Pluriomicida con precedenti per rapina e svariate fughe dalle prigioni italiane che gode di "licenza premio"!!!

Siamo davvero alla parodia dell'assurdo e sempre più spesso guardando i TG mi sembra di essere un alieno che non riesce a comprendere questa forma di civiltà.

Ci si scandalizza per un trattamento sanitario e si concede a persone come questo di andarsene senza nemmeno dover fare la fatica di segare le sbarre della cella.

Qualcuno mi spieghi che fine ha fatto il buon senso...vi prego.


lunedì 9 dicembre 2013

Matteo Renzi ha vinto. Sarà davvero la fine del Comunismo in Italia?

Il Fatto Quotidiano
Ha vinto Matteo Renzi.
Sarà davvero la svolta?
Riusciremo ad avere in Italia una sinistra libera dalla ideologia comunista?
Ce la farà Renzi a comunicare e a fa comprendere la sua nuova linea politica?
Sarà davvero una nuova sinistra la sua?

Speriamo di si!

Eravamo davvero stanchi di quella sinistra con le bandiere rosse!
Stanchi delle trincee e delle barricate da difendere senza se e senza ma.
Stanchi di quei preconcetti che volevano il profitto come il male assoluto e la condivisione come l'origine di tutto il bene possibile.

L'abbiamo desiderata così tanto una sinistra moderna che adesso non ci sembra vero!

Vecchi baluardi obsoleti e mortificanti come la difesa dell'art. 18, il veto al Presidenzialismo, la condivisione democratica di ogni decisione, il demandare al Parlamento (e al popolo) ogni decisione hanno fatto dell'Italia quello che è oggi. Totalmente ingovernabile.

Ci sono delle cose che destra e sinistra (quella di Renzi) possono fare insieme:

Una legge elettorale che stabilisca in modo chiaro ed inequivocabile chi ha vinto le elezioni e chi si assume la responsabilità di governare.

Una riforma che deleghi al Presidente del Consiglio poteri adeguati ad un capo che con le sue decisioni si assuma in prima persona la responsabilità delle scelte di governo rendendo impossibili i giochi di palazzo che finora hanno lasciato impuniti i responsabili di ogni disastro.

Un nuovo inquadramento dei poteri dello stato che sulla falsa riga di quella data al Presidente del Consiglio investa in prima persona ed inequivocabilmente responsabilità, doveri e oneri dei vertici del Potere Giudiziario ed Esecutivo.

Fatto questo, la battaglia sarà aperta e lo scontro ideologico sarà finalmente possibile e determinante.
Fatto questo il compito dell'opposizione sarà quello di vigilare, di suggerire e di appoggiare quel che è meglio per tutti.
Fatto questo i politici saranno prima di tutto Italiani e poi membri di partito.

Il comunismo oggi è davvero morto per sempre?
La nuova sinistra sarà davvero all'altezza del compito?

Tanti Auguri Matteo Renzi!! Non ci deluda e sappia difendersi dai comunisti!!

giovedì 17 ottobre 2013

Volevano rilanciare i consumi e non sono riusciti nemmeno a mettere in tavola la cena per i bambini!

TG Com 24
La manovra aveva l'intento di ridurre il cuneo fiscale e di restituire alle persone e alle imprese parte del maltolto che lo Stato continua ad estorcere in nome della spesa pubblica.

Pochi euro in più al mese.
Si parla di una media che, a seconda dei redditi, restituirà tra i 3 e i 14 euro al mese.

Con questi provvedimenti il Governo ha dichiarato di voler "rilanciare i consumi".
Nemmeno la cena per i bambini ci si paga!!!

La cosa davvero triste è che però, nel contempo, nulla è stato fatto per ridurre la spesa pubblica.

D'altra parte come si può pretendere che sia lo stesso Stato a tagliarsi da solo una "libbra di carne" da dosso? Almeno al mercante di Venezia fu assegnato un boia.

Intanto si manifesta per proteggere la Costituzione, per tutelare i posti di lavoro e per mandare Berlusconi in galera. E si fa la fame.

Quando lo capiranno che l'unica via d'uscita e "prendere a picconate" il sistema Stato e demolirlo pezzo per pezzo?

venerdì 11 ottobre 2013

In Francia Marine Le Pen trionfa e in Italia nessuno ha il coraggio di credere nella DESTRA. Marina dove sei?

Il Giornale
Ci sono tantissime cose che rimprovererei a Berlusconi. Se una prevale sulle altre è la sua instancabile ricerca di compromesso e il suo tentativo di creare una forza di "centro" di "centrodestra" o che comunque non potesse essere identificata con la vera e propria "destra".

Da qui tutte le sue difficoltà per tenere le fila di compagini più o meno accorpate e spesso tenute insieme con il nastro adesivo.

Da qui le defezioni, gli scontri e i tradimenti che quasi sempre gli hanno impedito di attuare i suoi proponimenti.

Ora, dato per scontata la definitiva dipartita del Fascismo e la inammissibilità di un ragionamento che leghi l'attuale "destra" italiana a rigurgiti di quella ideologia, che cosa dobbiamo fare per avere una forza politica come quella di Marine Le Pen anche in Italia?

A chi dobbiamo rivolgerci per avere un leader ed un partito con il coraggio di avere un vero programma, una identità e un leader che non abbia timore a dichiarare apertamente di essere di DESTRA???

lunedì 7 ottobre 2013

Befera moderno vampiro che non comprende dove sono le risorse per salvare l'Italia.

Il Giornale
Se ne è accorto anche Attilio Befera. Il moderno inquisitore sarà stato sommerso da rapporti e confidenze dei suoi sciacalli - scagnozzi che gli avranno riferito che infondo quelli che le tasse non le pagano o che passano il loro tempo a cercare modi di pagarne il meno possibile non hanno il conto segreto alle Cayman e che invece sono solo degli EROI che si barcamenano tra un pagamento e l'altro per evitare di chiudere le loro attività.

Un notevole passo avanti, non c'è che dire, da parte di chi, solo pochi mesi fa, sbandierava lo spauracchio del redditometro come se fosse l'arma totale destinata a sterminare il parassita evasore.
Si saranno accorti che le loro battute di caccia piuttosto che scovare conti milionari nei paradisi fiscali hanno trovato conti in rosso nelle Casse di Risparmio, ipoteche sugli immobili di famiglia e le pezze sul culo dei poveri imprenditori vessati.

Quanto avrei voluto che qualcuno li avesse accolti a colpi di pallettoni!

Ma adesso che lo sanno? Cosa faranno? Troveranno altri modi per succhiarci il sangue o si decideranno a tagliare la spesa pubblica?




Berlusconi condannato e a Bersani nemmeno l'avviso di garanzia.

Il Giornale
Questa volta gli ispettori faranno la scoperta dell'acqua calda.
Di sicuro ci sono solo due fatti evidenti:
Quando sotto processo c'era Berlusconi l'iter burocratico ha subito una vera e propria accelerazione mentre quando l'indagato è stato Bersani si sono presi tutta la calma di questo mondo e pazientemente attendono che il polverone si posi per insabbiare tutto.
Una ulteriore conferma che siamo sotto dittatura.
La cosa davvero preoccupante però non sono i giudici golpisti ma la moltitudine degli italiani che gioisce per la sventura capitata a Berlusconi.
La cosa davvero insopportabile è che tra gli italiani ci siano più persone invidiose e mediocri che persone giuste e ambiziose e che la sventura di uno dei pochi ad essersi davvero distinto sia diventato per troppe persone un esempio da cancellare piuttosto che un vessillo da seguire.
Quello che disarma anche il più ottimista è che buona parte d'Italia preferisca considerare Berlusconi colpevole piuttosto che ammettere la propria inferiorità.
Alla fine di tutto poi, un buono a nulla come Bersani viene graziato dai giudici solo perché alfiere di quella schiera di ignavi che alla loro ambizione hanno preferito l'anonima appartenenza ad un gregge di parassiti assistiti e mantenuta dai pochi valorosi che hanno scelto di intraprendere.

La fuga dall'Italia sembra essere ogni giorno di più l'unica alternativa per quelli che all'appiattimento e alla uniformità di una società di eguali preferiscono la competizione e l'opportunità di distinguersi che c'è in molti altri paesi del mondo.

Che dolore vedere le vignette che ridicolizzano Berlusconi e allo stesso tempo scoprire che le malefatte di Bersani sono coperte dall'omertà.

Il giornale

giovedì 3 ottobre 2013

Berlusconi TRADITO!


Noi che abbiamo votato per Berlusconi sin dal 1994 avremmo mille cose da rimproverargli.

Non immaginate nemmeno quanto potrebbe essere lungo l'elenco dei rimproveri che potremmo rivolgergli.

Quante volte ci ha delusi!
Quante volte ci siamo dovuti turare il naso e continuare a difenderlo anche quando era indifendibile e quando tutto sembrava volgere contro di lui.

A quei TRADITORI che lo hanno pugnalato alle spalle avremmo da dire di peggio.

Si, perché se Berlusconi ci ha delusi lo ha fatto nel modo che appartiene all'essere umano e in conseguenza alla sua fallibilità.

Le sue debolezze e la sua incapacità ci ricordavano le nostre.

In lui ci siamo immedesimati e anche se le aspettative nei suoi confronti erano infinitamente superiori ai risultati da lui conseguiti lo abbiamo sempre perdonato ed anzi, considerate le sue debolezze, ci è sembrato più facile immedesimarci in lui e comprenderle.

Anche lui fallisce come tutti noi.

Il dono più grande che ci ha fatto in questi anni è stata la speranza.
La sua voce e il suo carisma hanno profuso coraggio, hanno instillato dignità, ci hanno dato forza e ci hanno fatto sognare ad occhi aperti.

Che fosse sul baratro lo avevamo capito da tempo e da mesi annaspavamo alla ricerca di un altro alfiere per le nostre idee.
Più volte ci eravamo illusi di averlo trovato e dopo ogni delusione la sua presenza e la sua fermezza, ancora una volta, sono state l'unico scoglio a cui aggrapparci per sfuggire alle onde di una tempesta troppo grande per ognuno di noi.

L'idea che non potesse più candidarsi per colpa di un complotto dei Giudici ci ha fatto male.
Difficile accettare che siano stati proprio i Giudici - delegati alla amministrazione della Giustizia -
i responsabili di averci resi orfani e dell'impedimento ad esprimere nelle urne il nostro voto.

Grazie a Berlusconi avevamo superato anche questo, lui nonostante tutto era riuscito a darci ancora speranza.

Quello che è successo oggi però non si potrà dimenticare.
Non dovevano essere i suoi figli a pugnalarlo.

Che fosse in errore è innegabile.
Che non fosse lucido è palese.
Che in questo momento una crisi fosse una tragedia è innegabile.
Che fosse la mossa disperata dell'animale ferito che tenta a tutti i costi la via della sopravvivenza è una verità così pura da non poter trovare negazione.

Ai TRADITORI non si può dire di non aver agito nel giusto e in linea di principio di aver agito per il bene dell'Italia.

Ma lo sapete perché noi che votiamo per Berlusconi dal '94 lo abbiamo sempre fatto?

Perché nelle urne, ogni volta, alla ragione abbiamo anteposto il cuore!

Perché ogni volta che entravamo nei seggi con l'intenzione di scrivere parolacce sulla scheda elettorale alla fine, all'ultimo momento, al raziocinio e all'avversione per TUTTI i politici abbiamo preferito cedere alla voce del nostro cuore e rinnovare la fiducia in Berlusconi!

Dai TRADITORI non ci saremmo aspettati nulla di più!

Il gesto compiuto, le modalità con cui si sono svolti i fatti e l'assurdo comportamento di chi fino a ieri consideravamo come "la squadra" su cui contare rendono il TRADIMENTO ai danni di Berlusconi
un fatto INDIMENTICABILE!!

Ci ricorderemo di voi!

I vostri nomi, UNO PER UNO, sono scolpiti nelle nostre menti e ce ne ricorderemo nelle urne!

Vi faremo fare la fine di Bertinotti, di Casini e di Fini!
Finirete nel dimenticatoio insieme a tutti i Giuda della storia!

Non è folle il milite che si getta sulle bocche dei cannoni incurante della morte ma quello che tradisce la bandiera e sopravvive alla battaglia tradendo i suoi ideali.
Chi muore fedele a se stesso e ai suoi fratelli diventa un eroe ma chi sopravvive strisciando nello sterco è dimenticato dalla storia....dalla storia ma non da noi che nel sogno di Berlusconi ci abbiamo creduto e CONTINUIAMO A CREDERCI!!

Vi aspettiamo alle prossime elezioni quando toccherà a noi votare!!












martedì 1 ottobre 2013

Berlusconi finito? Speriamo di no! Ma un'altra speranza c'è....

Il Giornale
E se lo facesse davvero?
Ve lo immaginate?
Marina Berlusconi Presidente del Consiglio?
Un nuovo soggetto. Una persona nuova. Donna. Inattaccabile. Giovane. Ammirata e riconosciuta dal mondo come una manager capace, madre, moglie e donna di successo.
Pronta a raccogliere il testimone e proseguire il cammino proprio dal punto in cui hanno fermato il padre.
L'unico alfiere su cui Berlusconi potrebbe contare, l'unica che non lo tradirebbe mai.
Che bel sogno sarebbe per tutti noi che in quel sogno abbiamo creduto per venti anni.
Con quanta soddisfazione torneremmo nelle urne per segnare di nuovo lo stesso nome alla faccia di quei Giudici disonesti.
Che bella speranza sarebbe per tutti.

Speriamo solo che non sia solo un sogno.


lunedì 30 settembre 2013

Berlusconi vuole le elezioni. Ma quali elezioni?

Il Giornale
Che sia la volta buona?
Che il Cav. lo abbia finalmente capito?
Da quando salì sul predellino non abbiamo smesso di chiederci perché.
Perché le "alleanze" sono state necessarie?
Perché non andare da soli al voto?
Perché non osare (come fa adesso Grillo) e presentarsi al cospetto delle urne come un unica entità politica e ricercare poi eventuali voti in più direttamente in Parlamento?

Berlusconi incarna i sogni, i desideri e le speranze di milioni di Italiani ed è capace di esprimerle e concretizzarle come nessun altro ma allora perché non stabilire un programma da portare avanti al grido di "chi mi ama mi segua"???

Se c'è una cosa che lo ha sempre danneggiato sono stati i tradimenti.
Se c'è una cosa in ci è stato ambiguo è la necessità - mai chiara - di circondarsi di "alleati".

Se davvero vuole la riforma della Giustizia, la riforma della Costituzione e il Presidenzialismo.
Lo dica!
Lo dica chiaro!
Si presenti da solo al voto e noi lo voteremo. Come sempre.


giovedì 26 settembre 2013

Barilla: Niente gay nei miei spot. E c'è già chi invita a boicottare la pasta.


Ieri la Boldrini ha alzato un polverone perché una donna serviva la cena ai propri figli e al marito; oggi i gay non mangiano la pasta perché vogliono essere rappresentati negli spot. La pubblicità un tempo era criticata perché rappresentava una visione distorta della società e oggi la si vuole usare per trasmettere una visione contorta della stessa società. A tutti questi provocatori vorrei dare una notizia: Nella società reale e nella vita realmente vissuta i modi di fare, le abitudini sessuali e la divisione dei ruoli nella famiglia sono ancora decisi dagli individui in totale autonomia e se davvero pensate che sia la televisione a dettare le regole siete proprio voi a non aver capito il meccanismo perché ad ogni dichiarazione vi rendete più ridicoli!

NOI SAPPIAMO ANCORA DISTINGUERE GLI SPOT TELEVISIVI DALLA REALTA'!

Credo che il desiderio di rivalsa degli omosessuali li renda facile preda di un furore che alla fine li rende ridicoli. Pretendere rispetto è sacrosanto ma pretendere che un concetto di società unilaterale sia accettato da tutti è una prepotenza che i gay non dovrebbero consentire nemmeno a loro stessi. Barilla non ha fatto nulla di male dicendo che il suo marchio non andrà mai a identificarsi con un modello famigliare omosessuale. Anzi, se vogliamo leggere la questione dal punto di vista del marketing si è tagliato fuori da una intera fascia di possibili clienti. Ha fatto una scelta coraggiosa ma che non ha nulla a che fare con la pubblicità o con le tecniche di marketing. Quelli che stanno sbagliando davvero tutto sono proprio i gay che  con questo assedio prepotente e paranoico non perdono occasione per affermare la loro presenza e il riconoscimento di uno stile di vita che sia pur accettato e compreso dai più non può aspirare al ruolo di "modello" a cui aspirare. La lobby dei gay non perde occasione di puntare il dito, di accusare e criticare rilevando comportamenti "scorretti" anche dove non ci sono. Un marchio avrà pure il diritto di rivolgersi alla sua clientela e alla sua fetta di mercato come ritiene più conveniente e non saranno di certo gli spot pubblicitari a cambiare lo stato della nostra società.



mercoledì 25 settembre 2013

Genitori uguali e senza sesso o ruoli divisi in base ai cromosomi?

Il Giornale


Ma la Boldrini non perde occasione per tacere?

 Le basta aprire la bocca per dire fesserie. Cosa avrebbe preferito? Che i piatti volassero da soli in tavola? Che lo facesse la domestica di colore? Il Marito vestito da femmina con i reggicalze? La "Mamma numero 2" o Il "Papà numero 1"?

Vogliamo davvero far passare il messaggio che chi serve a tavola svolge un ruolo secondario, asservito, denigrante o sottomesso?

Le stesse persone che vorrebbero eliminare la dicitura "Mamma" e "Papà" dai documenti si scandalizzano davanti ad uno spot televisivo ( in cui una mamma mette i piatti in tavola mentre papà e figli aspettano di iniziare il pranzo)  sottolineando la diversità dei ruoli e la diversa interpretazione delle mansioni se svolte dal genitore maschio o da quello femmina.

Le parole della Boldrini confondono ulteriormente se  le si confrontano con il dibattito, nemmeno troppo freddo, che contrapponeva i favorevoli alla cancellazione della dicitura "Mamma" e Papà" dai documenti di iscrizione a scuola del Comune di Bologna.

Insomma, vogliamo portare avanti il discorso che non ci sia differenza tra uomo e donna o vogliamo sottolineare che determinate mansioni domestiche sono assimilate  ad un ruolo secondario del genitore che le espleta?

I due genitori sono uguali indipendentemente dal sesso o il loro ruolo cambia se portano i pantaloni o la gonna?

No, perché se ci fossero state "due Mamme" quale delle due avrebbe dovuto portare i piatti in tavola?

Quella seduta con i figli si sarebbe sentita "maschia" e quella che serviva "femmina"?

E se fossero stati due papà? Come si sarebbero dovuti dividere i compiti? Facendo la conta?

Qualsiasi donna di buon senso si prende cura dei propri figli e del proprio marito compatibilmente ai suoi impegni di lavoro e SOFFRE quando non può essere vicina alla famiglia come vorrebbe. Allo stesso modo fanno i padri che spesso e volentieri cucinano, fanno il bucato e crescono i figli così come dovrebbe essere in una famiglia.

 Allo stesso modo e nello stesso modo in cui lo fanno ENTRAMBI i genitori e, secondo me, questo vale anche nel caso dei genitori omosessuali.

Anche stavolta la Boldrini si poteva stare zitta e non lo ha fatto! Ma chi l'ha votata quella??

Non vorrei deludere la Boldrini secondo la quale non se ne può più di questi spot svilenti in cui le donne sparecchiano la tavola,ma negli ultimi spot Barilla lui fa la spesa, cucina, taglia le verdure, spadella e serve in tavola mentre la moglie cazzeggia con la figlia sul tappeto.




martedì 24 settembre 2013

In Puglia chi muore di cancro paga il ticket mentre chi vuole cambiare sesso è agevolato.

Il Giornale


Che Vendola fosse fuori di testa lo avevamo capito tutti quando contrariamente a quanto detto in campagna elettorale si è prodigato per scongiurare la chiusura dell'ILVA ma con questo provvedimento ha davvero raggiunto il fondo.

Che si trovino 170.000€ per finanziare un progetto di assistenza per chi voglia cambiare sesso negli stessi giorni in cui a Taranto lo stato ha legittimato l'omicidio e dichiarato "sacrificabile" l'intera cittadinanza oltre che essere anacronisticamente strampalato è anche un'offesa grave nei confronti di chi si trova a dover scegliere tra il lavoro e la vita; un'offesa che diventa ben più grave nei confronti di coloro che, ammalati di cancro, si sono visti negare l'esenzione dal pagamento del ticket sui farmaci antitumorali e palliativi.

La vergogna di quest'uomo dovrebbe trovare un limite e chissà che non lo trovi quando alla sua smania di gratificare il suo "essere gay" non si sostituisca l'amore per la vita che contraddistingue tutti coloro ai quali un medico diagnostichi una affezione tumorale.



lunedì 23 settembre 2013

43 Morti a Peshawar. Quando in Italia?

Il Giornale
L'accoglienza di tutti in  nome della "fratellanza universale" è un modo di affrontare il fenomeno dei migranti secondo una visione a dir poco ottimistica.

Sarebbe bello e giusto accogliere tutti indistintamente se ci fossero delle regole fissate e rispettate da entrambe le parti, da chi accoglie e da chi viene accolto.

Se chi viene a chiedere accoglienza non ha prospettive di inserimento e non ha il potenziale per diventare un cittadino modello e una volta "gettato" nella società viene abbandonato a se stesso chi è più colpevole? Chi lo ha fatto venire promettendo accoglienza e uguaglianza o chi è arrivato senza avere un progetto o il potenziale per realizzare le proprie idee?

Quando poi al disagio sociale si aggiunge anche quello generato dalla discriminazione religiosa e il fanatismo  religioso diventa il catalizzatore che assomma il rancore per la mancata promessa alla convinzione di essere nel giusto e di assecondare il volere di Dio ecco che il migrante diventa terrorista, contestatore e prepotente. Ecco che il Crocifisso nelle aule diventa inopportuno e i campanili nelle città devono essere in egual numero con i minareti.

Io non credo che gli uomini siano cattivi per natura. Non oltre un certo limite almeno.
Io credo che siano le strutture delle società, le religioni le politiche e i disagi  a rendere gli uomini capaci degli orrori.

Accogliere i migranti e tutti quelli diversi da noi per religione, cultura, usi e storia è nostro dovere.
Ma un dovere altrettanto grande è quello di fissare le regole.

Quindi in Italia vorrei che le regole fossero quelle che derivano dalla nostra storia, dalla nostra religione e dalle nostre leggi.
Vorrei che fosse chiaro ad ognuno di quelli che arriva.
Vorrei che fosse consentito arrivare solo a chi ha dove andare, a chi ha un lavoro che lo aspetta e a chi sa che una volta arrivato dovrà adeguarsi alla nostra storia, alla nostra società e a chinare il capo davanti al Crocifisso e a rispettarlo così come noi rispettiamo le Moschee sia quando andiamo nei loro paesi che quando ce le ritroviamo sotto casa.

Vorrei che fosse chiaro. Noi non ci facciamo esplodere in mezzo agli innocenti. Non uccidiamo in nome della religione e non tolleriamo l'illegalità

Vorrei che fosse chiaro più che a tutti gli sfortunati che arrivano a tutti quegli IDIOTI che continuano a dire che l'Italia deve accogliere indiscriminatamente perché semmai dovesse accadere anche in Italia un orrore come quello accaduto ieri a Peshawar si sappia che la responsabilità prima che sui kamikaze ricade proprio su quegli IDIOTI.


Vogliono aumentare l'IVA ma non possono perché Berlusconi non molla.

Il Giornale
 Mentre tutti si affannano per trovare il modo di non aumentare le tasse un uomo continua a proporre la sua ricetta invariata: Tagliare la spesa pubblica per non aumentare le tasse.

Mentre tutti si affannano per garantirsi la poltrona lui non si preoccupa di mettere in discussione il Governo da lui stesso fortemente voluto e che probabilmente senza di lui non sarebbe mai nato.

Mentre quasi tutti gli imprenditori di buon senso italiani progettano di delocalizzare le loro aziende o addirittura di trasferirsi definitivamente all'estero lui continua a restare e a lottare per un paese che lo ha tradito usando come una clave lo strumento che doveva servire a tutelare i diritti di tutti.

Mentre tutti ci tradiscono l'unico che resta coerente e fisso al suo posto da vent'anni è anche l'unico che avrebbe potuto andarsene per primo ed evitarsi un guerra che non ha voluto.

Ma la cosa più sconvolgente è che i suoi avversari da un lato non si accorgono che colpendo lui colpiscono tutti noi che l'IVA  dovremmo pagarla e dall'altro, se dovessero eliminarlo davvero, favoriscono l'ascesa di partiti che non dovrebbero raccogliere più di poche decine di voti.

Se non potessi votare per lui voterei per Forza Nuova così come in Grecia piuttosto che votare per le sinistre hanno votato per il Partito Nazista e nel nord Europa avanzano i partiti di estrema destra.

Il cinico e autolesionista assalto a quest'uomo è assurdo. Che finisca prima che sia davvero troppo tardi.








giovedì 8 agosto 2013

Immigrati respinti da Malta e accolti dall'Italia. I soliti fessi siamo sempre noi...

Il Giornale

Fino a che continueremo ad "accogliere" il flusso migratorio questa povera gente continuerà a morire in mare.

Fino a che continueremo a farlo questa povera gente sarà condannata ad essere più povera ed infelice anche nella nostra Italia. Inutile farli arrivare se non c'è modo di accoglierli.

Malta ha dato l'esempio di quel che si deve fare. L'Europa se ne è lavata le mani ed il nostro Letta si è fatto carico di altri 102 immigrati.

Se li portasse a casa sua adesso!

Una cosa è l'immigrato che arriva in Italia con un contratto di lavoro, una casa che lo aspetta e le capacità per inserirsi e un altra cosa sono questi disperati che arrivano qui senza nemmeno sapere cosa li aspetta.

Viviamo tempi in cui anche agli italiani basta una svista, una separazione, un investimento sbagliato o la morte della nonna che li aiutava con la pensione per finire a dormire in auto e a mangiare gli scarti dei mercati ortofrutticoli.

Cosa ne sarà di questa gente che non sa' nemmeno dove andare?  Come vivranno? Gli daremo noi la casa e il sussidio? Manderemo noi i loro figli a scuola? Con quali soldi e a scapito di quale italiano?

Sono scelte difficile ma è ora di farle:
Vogliamo restare una nazione progredita ed aiutare quella gente a casa loro o vogliamo aprire le frontiere e trasformare l'Italia in una "bidonvoille"?
 Perché questo succederà se questa gente continuerà ad arrivare indiscriminatamente. Oggi sono gli asili che mancheranno...domani il pane.

Occorre fare una scelta anche se dolorosa. Come ha fatto Malta. Bravi. Coraggiosi e onesti.













lunedì 5 agosto 2013

"Espatriare per motivi fiscali": Dopo la sentenza Mediaset e dopo l'ennesimo "blitz" del Fisco l'alternativa è sempre più "unica".

Il Fatto Quotidiano

Andranno certamente fieri del loro operato gli ideatori di questa ennesima angheria perpetuata ai danni di chi lavora nell'imprenditoria, nel commercio o come autonomo in Italia.

Il copione è sempre lo stesso e l'ipocrisia resta il filo conduttore di queste "operazioni" che oltre a rappresentare un danno enorme per gli operatori che già soffrono la crisi economica e la normale azione persecutoria dello Stato adesso dovranno sopportare anche le "indagini" di questi vampiri che dovranno scavare nella loro contabilità sapendo a priori che NESSUNA azienda in Italia può restare aperta se in regola con i pagamenti, le tasse, le gabelle e le imposte richieste.

Colpiscono sapendo di colpire un animale già morente e questo li rende tutti colpevoli.

Il Fatto Quotidiano
Vorrebbero farci credere di aver "selezionato" i "target" da vessare con una attenta azione di monitoraggio e incrociando le loro fantomatiche banche dati ma la verità è che potrebbero colpire a casaccio senza nessun criterio ed avere comunque la certezza di fare del male ad un imprenditore.
La verità è che sono andati la dove in questo momento gira un po' di denaro...dove gli Italiani fanno le loro vacanze...nelle discoteche dove i ragazzi si divertono con la mancetta data loro dai nonni...

Non c'è via di scampo se non la fuga dall'Italia. Maledetti, la pagheranno quando in Italia non ci sarà più rimasto nessun imprenditore da tassare e moriranno di fame.

D'altra parte la cronaca degli ultimi giorni e le vicende del processo Mediaset ci avevano dato l'ultima indicazione sul futuro degli imprenditori d'Italia e se anche il primo di essi, o comunque uno dei più potenti, è stato "punito" a quel modo il proponimento di espatriare così caldamente raccomandato da Marchionne resta l'alternativa più rosea per chi nella vita vuole restare libero e lavorare per suo conto.

La condanna a Berlusconi è stata il sigillo che Magistratura Democratica ha voluto mettere a 20 di persecuzione.
Credevano che fosse il colpo di grazia ma dopo 20 anni ancora non conoscono Silvio.
Adesso è più forte e il suo martirio lo legittima ad essere l'anfitrione di tutti i vessati, di tutti i tartassati e di tutti quelli che per fare impresa in Italia devono, loro malgrado, improvvisarsi evasori e dedicare gran parte del loro tempo a cercare il modo di tirare avanti nonostante l'enorme ostacolo costituito dalle tasse.

Un eroe! Adesso lo è veramente!
Adesso e grazie a questa sentenza e nonostante tutti i suoi miliardi, è legittimato a stare in trincea con tutti noi che dalla mattina alla sera combattiamo l'eterna lotta contro la GdF l'Agenzia delle Entrate e tutti i burocrati di questo "stato nemico".

Il mio rammarico oggi è rappresentato dalla irrevocabilità della mia decisione di "espatriare per motivi fiscali" ma la mia speranza resta nel voto che potrò continuare ad esprimere dall'estero. Un voto che oggi più che mai continuerò ad esprimere sempre per lui, il primo dei tartassati d'Italia.



venerdì 2 agosto 2013

Berlusconi condannato. Povera Italia.



Se potevano esserci dubbi o ripensamenti con l'atto della Magistratura di ieri si è raggiunta la certezza che l'Italia è da considerare territorio ostile per tutti quelli che credono nella libertà, nel lavoro e nel sogno di un miglioramento della vita realizzabile con le proprie forze e il proprio estro.

Berlusconi mi fa' tenerezza, genera in me un moto di rabbia che mi vorrebbe sulle barricate con il fucile in mano.

Non si arrende lui.
Ferito, vecchio e con le lacrime agli occhi continua a predicare il bene, a placare gli animi e a mitigare l'animo di quelli come me che a questo punto sarebbero disposti alla guerra civile.

Ma quanto è buono quest'uomo?
Quanto è forte?
Quanto ancora sarà in grado di sopportare?
Quante cose e quante lezioni ha ancora in serbo per noi?

Avevo voglia di fare male a qualcuno, poi l'ho ascoltato e mi sono vergognato di due cose:

La prima è la mia rabbia. Se lui che porta sulle spalle il peso delle scelte che ha fatto per il bene di tutti noi riesce a trovare le parole per infondere ancora speranza, chi sono io per lasciarmi andare all'ira?

La seconda è la mia codardia. Si perché oggi più di ieri sono determinato a lasciare l'Italia per andare a fare l'imprenditore dove lo stato è un amico a cui affidarsi e non come in Italia dove lo stato è il peggiore dei nemici. Me ne vergogno ancora di più adesso che ho sentito il suo messaggio ed ancora una volta ho constatato la sua grandezza.

Una cosa però la posso fare e la farò: Il mio voto, sia pure da Italiano residente all'estero, non mancherà mai al PDL, a FORZA ITALIA  ma specialmente a lui, a SILVIO BERLUSCONI, perché oggi vado via ma se domani avrò la possibilità di tornare in un paese finalmente giusto lo dovrò solo a lui.

GRAZIE SILVO,
per tutto quello che hai fatto ma,
specialmente per
TUTTO QUELLO CHE FARAI DA DOMANI!!



venerdì 28 giugno 2013

Creare nuovi posti di lavoro regalando una "mancetta" ai datori di lavoro? Illusi!

Libero
Solo poche ore fa è stato annunciato il varo di un nuovo provvedimento del Governo per rilanciare il lavoro in Italia.

Subito hanno iniziato a succedersi dichiarazioni da parte di tutti gli interessati.

Sindacati, politici di ogni schieramento e imprese.

Tutti a dire che non basta, che non è abbastanza o, peggio ancora, che i fondi a disposizione sono pochi.

Chi si lamenta della ristrettezza dei beneficianti e chi difende, ancora, l'articolo 18.

Chi protesta per la diffusione dei contratti atipici si schiera contro chi vorrebbe ancora meno vincoli.

I posti di lavoro non si troveranno. Comunque.

Sapete perché?

Perché solo un PAZZO  si metterebbe ad assumere in Italia in questo momento!
Credono che elargendo una mancetta di poche migliaia di Euro si possa indurre un imprenditore ad assumere a tempo indeterminato un lavoratore? Illusi!

Chiunque abbia ancora un minimo di buon senso e capitali sufficienti pensa solo a una cosa:
Andare via!

Incredibile che i politici possano ancora credere di poter rilanciare le assunzioni con questi "mezzucci"!
Novemila euro spalmati in più anni per prendersi a carico un lavoratore con tutta la sua famiglia e i suoi debiti per sempre? Manco sotto minaccia di morte!!

Si devono ficcare in testa che per rilanciare il lavoro e sperare di poter ritrovare qualcuno disposto ad assumere e investire in Italia la via è e resta una sola:
Abbassare le tasse!
Sul reddito, sul lavoro, sulle imprese, sugli immobili e sul commercio.

Sono dei pazzi sconsiderati ad andare in tv a dire che con questo provvedimento si aspettano centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro!

Assumeteli voi!! 9mila euro una tantum e sul groppone dell'imprenditore a tempo indederminato? Con questo regime fiscale???

Ma lo sanno che la Slovenia, l'Albania e il mondo intero aspetta gli imprenditori italiani??


lunedì 24 giugno 2013

Il Giornale
Nessuna sorpresa. Lo avevamo capito.

Questi sono davvero dei pazzi se credono di poterci zittire così.

La mia decisione l'avevo già presa da anni ma dopo quest'ultimo evento diventa irrevocabile ed invito tutti a seguirmi:

Via dall'Italia.
Smettiamo di pagare le tasse.
Svendiamo tutti i beni ai cinesi e delocalizziamo famiglie imprese e serenità in paesi civili.

Con la sentenza di oggi il sogno di poter fare impresa, prosperare e vivere felici in Italia è definitivamente naufragato.

Ci hanno rubato il sogno.

Un solo interrogativo mi resta. Lo stesso a cui non riesco a rispondere dal 1994:

Perchè Silvio Berlusconi non volle vendere le sue aziende a Murdoch e rimase in Italia?

Aveva già più di quanto un uomo normale possa immaginare, i suoi figli erano grandi e sistemati e quella che gli si prospettava davanti era una vita lussuosa felice e spensierata.

Io non lo avrei fatto così come non voglio farlo ora.
Io me ne sarei andato e avrei lasciato questa Italia ingrata a morire della sua stessa natura.

Forse la risposta è solo una....quella che per orgoglio non volgiamo darci....lui è davvero migliore di tutti noi.


Forza Silvio!!!

mercoledì 19 giugno 2013

Il Fisco ci ucciderà tutti. Ogni giorno in troppi continuano a morire.

Il Giornale
Notizia di questa mattina:

 L'ennesimo allarme lapalissiano.
Forse hanno finalmente capito che le tasse sono talmente alte da non permettere lo svolgimento di nessuna attività imprenditoriale, professionale o artigiana nel nostro paese e che tutti quelli che non pagano le tasse NON sono evasori ma solo pevera gente che si trova a scegliere tra chiudere l'azienda, mangiare o pagare le tasse.

Notizia di questa sera:

Ansa
Come non detto. L'ottusa arroganza che vuole mettere al centro di tutto la cosìdetta "lotta all'evasione" ha colpito l'ennesima eccellenza italiana. Un altra azienda che se ne va a gambe all'aria per colpa di un regime fiscale asfissiante e assassino.

Hanno fatto male i due imprenditori siciliani a non delocalizzare la loro azienda!
A quest'ora avrebbero da scontare solo la caduta di immagine dovuta alla perdita della denominazione "Made in Italy" ma non dovrebbero piangere per un colpo così duro da annientare decenni di lavoro.

Questo fanno quei vampiri della GdF e dell'Agenzia delle Entrate!
Uccidono le aziende. Le cercano e le distruggono!

Oltre al danno economico c'è da mettere in conto anche quello all'immagine e quello dei mancati introiti che deriveranno dalla deriva mediatica in cui l'azienda si ritroverà.

Saranno in molti i benpensanti e gli invidiosi che istigheranno al boicottaggio dei prodotti del brand convinti che i due imprenditori siano stati avidi e "furbi" a spese dei contribuenti.
Già li sento tutti quei comunisti fare il tifo per l'erario e invitare a non acquistare i prodotti del brand.

Che vili! Che invidiosi! Che stupidi!

Il danno più grande infatti è proprio quello che ricadrà su tutti noi!
Dolce & Gabbana si rimetteranno in sesto e se FINALMENTE si faranno davvero furbi se ne andranno da questa Italia ingrata e riusciranno a far fortuna come meritano in un paese più accogliente ma noi abbiamo perso anche ogni possibilità di investimenti stranieri in Italia.
Trovatemi voi un folle imprenditore che adesso trovi il coraggio e la demenza di venire ad investire in Italia.

Ecco il vero danno che GdF e Agenzia delle Entrate hanno fatto a tutti noi!

Ancora una volta è ribadito il messaggio:

In Italia aziende e imprenditori non sono i benvenuti.



martedì 18 giugno 2013

E' arrivata l'estate e nel Canale di Sicilia si torna a morire.


La cosa straordinaria è che oggi l’Albania rappresenta un paese in cui le prospettive di crescita e le opportunità per le imprese sono impareggiabili rispetto alle nostre e che oltre al fenomeno della migrazione di ritorno inizia a prendere consistenza quello degli italiani che spostano le loro aziende in Albania. La vergogna dei governanti italiani non avrà mai fine! 

Nel frattempo dall'Africa iniziano ad arrivare i primi barconi di disperati che non sapendo neppure nuotare e senza mai aver visto il mare si avventurano rischiando e perdendo, in troppi casi, la vita. 
Vedere quei telegiornali con gli uomini le donne e i bambini aggrappati alle tonnare che muoiono per arrivare in Italia fa male al cuore, alla coscienza e all'anima ma allo stesso tempo provoca un senso di rabbia e di impotenza. 

La politica è la vera responsabile di quelle morti e di quella tragedia che, molto spesso, quando sembra essere finita con l'arrivo in Italia è invece solo all'inizio e può arrivare all'orrore di Kabobo che a colpi di piccone alla fine ha sfogato tutta la sua rabbia. 

Il Giornale
Se l'Italia invece mandasse un messaggio forte e inequivocabile e avesse la coerenza di tenere una linea di condotta al di là del Mediterraneo saprebbero che rischiare la vita durante il viaggio sarebbe inutile perché il ritorno sarebbe immediato. 
Saprebbero che è inutile inseguire un miraggio perché qui ciò che li aspetta è solo miseria e povertà.


Mentre sa al contrario l'Italia investisse nella assistenza alle popolazioni nei loro paesi e nella formazione e selezione del personale da impiegare e inserire nel nostro tessuto sociale quelli che arriverebbero lo farebbero viaggiando sicuri, con un lavoro che li aspetta e con la prospettiva di inserirsi nella nostra società da uomini e donne liberi, uguali e bene accolti. Non la vorrebbero più la cittadinanza italiana perché avrebbero già la dignità e la fierezza derivanti dalla loro condizione di lavoratori e contribuenti. 


La cittadinanza non è uno spauracchio da agitare per avere sussidi, assistenza  o la casa popolare ma una condizione a cui si dovrebbe arrivare dopo lunga e serena meditazione  perché significa rinnegare le proprie origini e la propria patria!

La vergogna per i nostri governanti non si dissiperà nemmeno tra cento anni e nessuno dovrebbe morire per venire in un paese come il nostro che non è nemmeno in grado di provvedere ai propri figli. 


lunedì 3 giugno 2013

Anche la Corte dei Conti si è accorta che il Redditometro è una stupidata.

Anche la Corte dei Conti ha capito che non c'è più sangue da succhiare dalla giugulare degli imprenditori e dei professionisti italiani.

Dura condanna alla politica dell'austerità ma anche alla "lotta all'evasione" fiscale indiscriminata.

Denunciata l'inutilità di strumenti come il famigerato redditometro che oltre ad essere inutile favorisce la predilezione dei pagamenti in contanti e quindi in nero.

Ma ci voleva la Corte dei Conti per capirlo??!!

Come avevo già detto in un mio post dello scorso gennaio il redditometro oltre che ad essere inefficace nella lotta contro gli evasori è anche uno stimolo per aumentare il flusso di contante nell'economia sommersa. 


International Times Businnes

Peccato che tra i due anni di Governo Monti e il momento in cui i nostri politici si ravvederanno assistiamo alla distruzione di tutto il sistema delle imprese italiane che chiudono non a causa della crisi, non per incapacità degli imprenditori e neanche per colpa della globalizzazione ma solo a causa della stretta fiscale a cui sono sottoposte qui in Italia.

Quanto ci metteranno a capire che i guai in Italia sono iniziati con gli studi di settore e che se vogliono aumentare il gettito delle entrate fiscali l'unico modo che hanno è quello di abbassare drasticamente le tasse?




Grillo contro la stampa italiana. La stampa contro Grillo. Scontro ideologico o si tratta solo di soldi?


Corriere della Sera
Dopo il disastro elettorale Grillo si scaglia prima contro gli elettori, poi contro i suoi paladini e adesso contro la stampa e le televisioni promettendo vendetta.

C'è chi addirittura lo paragona a Berlusconi assimilando il suo "editto" alle parole che pronunciò il cavaliere da Sofia nel lontano 2002.

Io credo che il paragone sia errato.
Berlusconi lamentava lo schieramento di buona parte della stampa e di Rai3 e La 7 a sinistra:
Come non dimenticare la campagna di "La Repubblica" sulle famose 10 domande da fare al cavaliere e gli attacchi furibondi di Santoro e Travaglio? Di Floris e Lerner?

Nulla a che vedere con quel che accade tra Grillo e l'editoria italiana.

Io la vedo così:

Nessuno può negare che in un primo momento il successo dei comizi di Grillo era strettamente legato al suo carisma e alle sue doti di attore comico e che gran parte dei suoi uditori erano attratti più dalla prospettiva di assistere ad un suo spettacolo gratis che a quello che aveva da dire come capo di un partito politico.

Ridendo e scherzando però la sua denuncia ha fatto breccia e in tantissimi da semplici uditori son diventati militanti ed alcuni di loro addirittura Deputati e Senatori.

La particolarità del M5S a quel punto avrebbe dovuto uniformarsi al "modus operandi" di tutti gli altri partiti e gli editori, i conduttori e i giornalisti già si fregavano le mani in vista delle ospitate (gratuite) che il comico avrebbe fatto nelle varie trasmissioni. Io credo che ci fosse già chi aveva alzato i tariffari degli spot pubblicitari in vista dei picchi di ascolto che sarebbero corrisposti ad eventuali scontri verbali tra Grillo e la Santanchè o Travaglio o addirittura Vittorio Sgarbi.

Ma Grillo invece ha boicottato la stampa italiana, le televisioni come i giornali e per non fare torti a nessuno si è negato a tutti. Ha sparato a zero sulle critiche e vietato agli eletti del M5S di intervenire in TV pena la cacciata dal partito.

Naturalmente la stampa gli si è rivoltata contro. Ognuno dei suoi innumerevoli errori politici così come ogni gaffe dei suoi sottoposti sono diventati il fulcro dei dibattiti televisivi e anche quei pochi giornalisti ed editori che lo avevano apprezzato all'inizio hanno preso a criticarlo sia per motivi puramente venali che per via dell'insorgere di sinceri dubbi sulla bontà e sulla efficacia dell'azione del M5S.

La sua reazione non si è fatta attendere ed il suo editto e le minacce di vendetta sono la cronaca odierna alla quale corrisponde la levata di scudi di tutti i giornalisti che addirittura rievocano lo spettro delle dichiarazioni di Berlusconi da Sofia del 2002 assimilando i due contendenti più lontani nello spettro dell'azione politica italiano. Una vera assurdità.

Se Grillo si è dimostrato un eccellente comunicatore quando si trova al cospetto della gente ha confermato che invece quando si tratta di avere a che fare con il potere degli editori le sue carenze sono le stesse che lo portarono alla cacciata dalla Rai nei tempi passati.

Anche sotto questo aspetto Grillo mi ha deluso e se inizialmente l'entusiasmo per il messaggio ed il progetto del M5S mi aveva entusiasmato (per poi deragliare non appena la vera anima comunista del M5S si è palesata) sotto l'aspetto della comunicazione mediatica ha confermato la mia opinione di sempre:
Un mediocre comico può essere un grande comunicatore ma non sempre un buon comunicatore è in grado di essere un grande politico.



venerdì 31 maggio 2013

Franca Rame è morta. Il funerale è rosso, patetico, oltraggioso.



Solo pochi giorni fa il funerale di Don Gallo fu trasformato in una manifestazione politica dove oltre alla bandiere rosse e al canto di "Bella Ciao" si è dovuta sopportare anche la contestazione di un prelato all'interno di una chiesa oltre che le dichiarazioni di Luxuria.

Oggi i funerali di Franca Rame.

Immancabile il coro di "Bella Ciao" la sciarpe rosse, le bandiere e tutto il solito teatrino degli opportunisti che ogni volta che una personalità di sinistra muore non perdono l'occasione di trasformare il funerale in un rito a metà tra la propaganda politica e una specie di farsa in cui i "militanti" si stringono attorno alla "falce e martello" prima che al feretro per ripetersi litanie volte a solidarizzare tra loro e a rinfocolare la loro volontà affinché la "lotta" possa andare avanti.

Accade quindi che il dolore per la perdita dovuta al trapasso di una persona diventi secondaria allo scopo della "riunione" e che la solidarietà tra "individui in lotta" sia la vera forza aggregante.

Inutile la grandezza del defunto e tutto quel che ha fatto in vita. La sua morte diventa il pretesto per riaggregarsi, per serrare i ranghi e per rinnovare il proponimento di lottare.

Già perché di lottare e di avere un nemico i comunisti non possono farne a meno, nemmeno ai funerali.

Usare la morte in questo modo però è una cosa che non posso approvare.
Che peccato che tutta la vita di una donna straordinaria si sia ridotta all'ennesimo teatrino anacronistico e surreale. Guardate i video sul sito di La Repubblica.it e vi renderete conto che non esagero!

Avevo taciuto il mio disgusto per quanto accaduto ai funerali di Don Gallo in quanto la strumentalizzazione della sua vita mi era sembrata una logica conseguenza e il mio dispiacere per la morte di un grande uomo che in vita si è distinto per infinite opere di bene oltre che per essersi impegnato fisicamente per aiutare i bisognosi si era equiparato alla mia indifferenza per quella di un uomo che aveva più volte espresso idee diametralmente opposte alle mie e che aveva così male interpretato i dettami della Chiesa.

Nel caso di Franca Rame però l'eccesso è tale che tacere mi è impossibile.


Dario Fo ha fatto un elogio alla sua compagna. Bello fino a che ha parlato delle loro opere e bellissimo quando ha rivelato i meriti di Franca Rame nella stesura dei testi dei loro lavori teatrali riconoscendo che buona parte del suo lavoro è stato realmente svolto da lei.

Tutto il contesto però faceva orrore. Vedere tutte quelle sciarpe rosse e sentire Dario Fo e suoi figlio rivolgersi alla folla usando definirla come "compagni" è disarmante. Fa cadere le braccia e dissipa la speranza di riuscire ad estirpare per sempre il germe del comunismo.

Proprio questa mattina a "L'aria che tira" un servizio ironizzava sulla esistenza dei comunisti in Italia. Beh si vede che non ne hanno trovati in giro perché erano tutti al funerale di Franca Rame!

Poi si cade nell'assurdo: Si sceglie il funerale laico e non si va' in chiesa optando per il  teatro eppure Dario Fo si mette a parlare del Vecchio Testamento e cita gli ultimi scritti inediti della compagna, tra l'altro elaborati dallo studio di un favolistico ritrovamento archeologico,  in cui si sovverte la Genesi e si afferma che Dio abbia creato prima la donna e poi l'uomo. A questo punto Dario Fo,  improvvisando uno spettacolo, racconta una nuova versione del Vecchio Testamento.
Suo figlio poco dopo fa molto peggio arrivando ad affermare che Dio oltre che essere  donna è anche comunista !

Sono stati per primi il marito ed il figlio a fare del rito funebre un teatrino e a dissacrare il significato della morte per farne l'ennesimo miserabile tentativo di propaganda e questa è una cosa orrenda.

Dalla gente comune e dai compagni mi sarei aspettato anche di peggio ma dal marito e dal figlio avrei preferito che, almeno per questa volta, si fosse rinunciato alla ribalta e alla propaganda politica per lasciare posto alla morte, ai saluti e a quella magnifica donna che a mio parere ha sbagliato solo pochissime cose nella vita e tutte nella cabina elettorale.


mercoledì 29 maggio 2013

Oggi le prime nozze gay in Francia. Anche l'amore diventa un manifesto di propaganda politica.

La Stampa
E' ufficiale. Anche in Francia ci sono arrivati.
Ora prima di prendermi tutti gli insulti del mondo ed essere bollato come omofobo vorrei fare una premessa:

Sono fermamente convinto che la libertà dell'individuo sia imprescindibile e che le preferenze o l'orientamento sessuale non debbano in nessun caso costituire fonte di discriminazione o pregiudizio.

Ognuno è libero di vivere la propria vita e la sessualità come meglio crede e qualunque aggressione verbale fisica o legislativa nei confronti di qualsiasi minoranza o persona mi troverà sempre schierato dalla parte di chi la subisce.

Sono fermamente convinto che l'amore possa sbocciare ovunque. Anche tra persone omosessuali e che, non avendo confini, possa portare la felicità nella coppia così come nella fortunata cerchia delle persone che orbita attorno a due persone che si amano.

Però

Credo che l'amore non abbia bisogno di "contratti legali" per essere legittimo e riconosciuto dalla società.

Credo che l'amore e la scelta di due persone di restare unita non sia e non possa essere vincolata da altro che non sia il sentimento dalla volontà e da bisogno di vivere l'uno accanto all'altro.

Disconosco il valore del contratto di matrimonio come "sugello" dell'amore mentre riconosco la sua validità come istituto garante della FAMIGLIA.

Tutta la nostra società ed il nostro diritto derivano dall'antica società greca prima e da quella romana poi.
Mai, in millenni di storia si è pensato di istituire in vincolo di matrimonio tra persone dello stesso sesso e il motivo è più che evidente:

Il Matrimonio, non nacque per suggellare l'unione "amorosa" di due individui ma per stabilire in modo certo la linea ereditaria che dovevano seguire i beni del defunto.
Questo è il vero motivo per cui è nato:
Evitare la confusione, le guerre, gli spargimenti di sangue che altrimenti erano inevitabili tra quelli che avanzavano diritti sui lasciti dei defunti.
In seguito il matrimonio estese la sua applicazione anche come contratto che serviva ad unire i patrimoni di due famiglie: Entrambi i patriarchi cedevano parte del loro patrimonio in favore della prole generata in modo da creare, nelle generazioni future, famiglie sempre più potenti e patrimoni sempre più grandi.

L'amore non c'entrava nulla!
Anzi gli antichi Greci si amavano tra uomini e usavano le donne (che però sposavano) solo per procreare.

Capite ora la mia perplessità su questa cretinata dei matrimoni tra omosessuali?
Tutte le rivendicazioni legali sono risolvibili con l'uso del Codice Civile. Donazioni in vita, procure, testamenti i mezzi a disposizione sono infiniti.

La Pensione di reversibilità è, a mio parere, uno strumento nato solo per tutelare il coniuge - ma soprattutto la prole- in caso di prematura scomparsa del proprio compagno. +
Serve a dare sostentamento alla MADRE che per una vita intera ha sacrificato le proprie ambizioni professionali per dedicarsi alla cura dei figli o al coniuge che, dopo una vita di convivenza si ritrovi senza sostegno economico.
Ora riconosco SOLO  in questo ultimo caso un vuoto legislativo ma che può essere aggirato con una oculata programmazione economica nel caso delle copie gay oltre che con un ridimensionamento anche nei confronti di quelle etero senza figli che in questo caso sarebbero avvantaggiate.

Detto questo il mio sdegno per quello che accade in Francia è enorme. Ridurre ad una specie di "burla" carnevalesca un istituto come il matrimonio sul quale è fondata l'intera nostra società da millenni è un vero oltraggio che mi auguro non si ripeta mai in Italia.

Per ultimo e tanto per essere chiari vi dirò la mia opinione anche sulle adozioni da parte delle coppie omosessuali: Un abominio.

L'uso che poi alcuni partiti politici stanno facendo di questa "battaglia" è del tutto strumentale e di comodo. Una vera e propria violenza verso quelle persone che amandosi chiedono solo di poter vivere  in una società aperta che sappia riconoscere anche il loro amore così come quello di tutti e che vengono usate e strumentalizzate al solo scopo di raccogliere voti.





venerdì 24 maggio 2013

Abolito il Finanziamento Pubblico ai partiti. Bravo Letta! Chi lo avrebbe detto?

TGCOM 24
Questa si che è una mossa da grande giocatore per la coalizione al Governo.
Con un colpo solo:

Mette a tacere Grillo e tutto il suo popolo che solo ieri sera insorgevano e inveivano contro la "casta" che invece di restituire i soldi del finanziamento li aveva intascati. Adesso quei soldi non ci saranno per nessuno e siamo tutti contenti. DAVVERO.

Risolve il problema del finanziamento dei partiti che potendo contare sulle donazioni volontarie dei cittadini saranno costretti a rendere conto sia di come sono spesi i soldi che ricevono che dei  nomi di chi li finanzia. In questo nome sapremo quanti soldi hanno avuto e chi glieli ha dati e potremo farci un'idea più precisa della linea politica e dei programmi che andranno a realizzare.

Dà un segnale forte a chi rema contro la coalizione. Una decisione del genere richiede una leaderchip forte ed autoritaria. Anche se in qualche misura i partiti sono stati "costretti" da Grillo e dalla opinione pubblica prendere una decisione simile è comunque una bella prova di forza agli occhi degli elettori e a quelli del mondo che ci guarda.

Bravo Letta! Non lo avrei mai detto. Finalmente una buona notizia.



mercoledì 22 maggio 2013

Maglietta di Berlusconi: "Impiccati!" La misura è colma! E' tempo di agire!


Il Giornale
Mi piace leggere e studiare e mi appassiona tutto ciò che accresce la mia cultura anche se scelgo le mie letture in base alle mie naturali inclinazioni ma ho un pessimo ricordo dei miei anni passati tra i banchi e la scuola per me è stata un vero incubo.

Dai tempi della scuola è passato molto tempo e, a mente fredda, posso tracciare una linea e razionalmente affermare che tutto il mio risentimento riguardo a quel periodo è da imputare alla impreparazione, al disinteresse e all'ignoranza di gran parte dei miei insegnanti.
A quel tempo me la prendevo con loro fino ad odiarli ma adesso ho capito moltissime cose e tutto si è fatto chiaro:

Per prima cosa è lampante che in Italia è valido il detto che recita
"chi sa fare fa e chi non sa fare insegna"
per cui la maggior parte degli "insegnanti" in Italia non arrivano dietro ad una cattedra per "vocazione" o dopo aver seguito corsi di studi adeguati ma solo dopo aver fallito il loro obiettivo.
Succede quindi che un "avvocato" senza clienti e che non riesce ad entrare in uno studio legale si improvvisa "insegnante di diritto" solo perché, tra i mille concorsi pubblici tentati, quello nella scuola è stato l'unico superato.

Un secondo aspetto, che deriva direttamente dal primo, è l'inclinazione politica di quasi tutti gli insegnanti.
Da ragazzo per me era un mistero il fatto che immancabilmente i miei insegnanti fossero tutti di sinistra.
C'era perfino il mio prof. di letteratura che mi metteva voti bassissimi ai temi sulla politica perché non approvava la mia visione dello scenario e della vita pubblica.

Adesso mi è tutto chiaro e secondo me è un fatto scontato dopo aver assodato che per quasi tutti gli insegnanti la cattedra è un ripiego obbligatorio dopo il fallimento.

Non si spiega altrimenti come sia possibile che un "ingegnere" che ha studiato per anni per imparare a progettare ponti finisca a disegnarli sulla lavagna con il gesso.

Sono quasi tutti giunti all'insegnamento per via della loro ignavia, per le loro debolezze e per la scarsa propensione a mettersi in gioco e a rischiare.
Hanno preferito un misero stipendio statale ad una avventurosa e rischiosa vita da professionisti o imprenditori.
Vi accorgete che l'identikit dell'insegnante italiano coincide perfettamente con quello del militante di sinistra?

Le conseguenze di questa "situazione" tutta italiana che ci obbliga ad affidare l'educazione dei giovani a dei perdenti malpreparati (che altrimenti avrebbero saputo fare migliore uso delle loro lauree) non si concretizza solo nel bassissimo livello delle nostre scuole (nelle quali questi ignavi promuovono tutti per tutelare il numero delle iscrizioni e quindi i loro stipendi) ma anche a casi limite come quello oggetto di questo post.




Se ai miei tempi mi mettevano voti bassi se nei  temi scrivevo il mio pensiero anti comunista adesso si arriva all'eccesso di questa "insegnante" che arriva a discriminare e ad offendere i suoi alunni, i loro genitori, tutti gli elettori del PDL (milioni) e il leader di uno dei maggiori partiti politici italiani.

Tutto questo succede nelle stesse aule in cui, sin dagli anni '70, troneggiano magliette con la "falce e martello" la faccia di un criminale sanguinario come Che Guevara, foglie di Marijuana, spinelli, stelle rosse e ogni altro riferimento o feticcio alla pseudo-cultura di sinistra.


Tutto questo è dovuto alla politica dell'odio inscenata per decenni dai partiti di sinistra che legittima il comportamento di questa "insegnante"
afflitta da gravi turbe comportamentali. La cosa ancor più grave e che nei Social Network la notizia sia ripresa proprio da altri insegnanti che invece di condannare e prender le distanza da questa "pazza" si vantano con i loro amici di aver voluto fare ancora peggio della loro "collega".

Il Giornale

Ancora peggio di così?!

Tutto questo schifo si inserisce poi in un momento in cui i "tagli" alla scuola ( come a tutti gli altri comparti gestiti dallo stato) costituiscono terreno di scontro tra destra e sinistra.

Quale genitore ed elettore di destra manderebbe i suoi figli da una simile insegnante?
Quale tra questi, potendo scegliere ed avendone le possibilità, non preferirebbe mandare i propri figli in una scuola dove gli insegnanti sono approdati alla cattedra per scelta vocazionale e non per ripiego?

Insegnanti che abbiano studiato per essere "educatori" e non indottrinatori politici?

Il Mattino

Oggi qualunque atto contro Berlusconi sembra trovare la complicità di tutti ed in troppi, tra gli elettori di destre, pensano che impegnarsi in una difesa sia troppo faticoso ed impegnativo.

Si pensa a lavorare e a far fronte alle difficoltà credendo che le spalle forti di Berlusconi possano sempre resistere a tutto e che lui possa fare le nostre veci sempre e comunque.

Questo ragazzo ha avuto il coraggio di andare in giro con il vessillo delle sue idee stampato sul petto ed ha subito una umiliazione di cui sono altrettanto responsabili la scuola ed il corpo docente ma anche  tutti noi che invece di seguire il suo esempio continuiamo a delegare a Berlusconi le nostre idee preferendo che sia lui il parafulmine che ci ripara dalle tempeste.

Il momento di scendere in campo è arrivato.

Dove si comprano queste magliette??






giovedì 16 maggio 2013

Berlusconi è al Governo? Macchè..in Italia oggi comandano i gay!

ANSA
Questa mattina abbiamo assistito alla solita "levata di scudi" e al coro di proteste di mezzo Parlamento scatenati dalla proposta di alcuni parlamentari del PDL di riesaminare il disegno di legge presentato da Alfano sul finire della scorsa legislatura riguardante la legge sulle intercettazioni telefoniche e sulla loro trascrizione e pubblicazione sui giornali prima che le sentenze passino in "giudicato".

Le proteste si sono levate con la motivazione che in questo momento di crisi e con questo governo nato con la sola finalità di "salvare" l'Italia da tracollo economico l'opportunità di presentare all'esame del Parlamento tale legge è apparsa anacronistica e "strumentale". Un modo per sottolineare la supremazia del PDL ed il ricatto con cui Berlusconi detiene ben salde nelle sue mani le redini del Parlamento.

Allora, mi spiegate com'è potuto succedere che sia stato firmato un disegno di legge sull'omofobia?

Oggi?

Sono queste le priorità in Italia oggi?

E' questo il Parlamento "ostaggio" di Berlusconi?

Stiamo attenti ragazzi...tra poco dare del "ricchione" a un pervertito che per strada ci invia baci roteando la lingua potrebbe costarci molto caro e potremmo finire in tribunale con l'accusa infamante di aver commesso "reati di odio".

Allo stesso tempo, sempre lo stesso Parlamento, lavora per decretare altre leggiucole insignificanti..altre leggi "ad personam" come quella sullo "ius soli" e quella sulla immigrazione...tanto per tutelare ancora di più i diritti di Kabobo che dopo essere arrivato in Italia da clandestino, aver messo a ferro e fuoco il centro di accoglienza dove mangiava a spese nostre e dopo essere stato per 3 anni in galera (sempre a nostre spese) invece di essere espulso era libero di andare dove voleva, di fare il randagio per le nostre strade e di uccidere innocenti con la sola motivazione di "aver sentito delle voci che glielo hanno suggerito".

Bell'Italia! E pensare che incolpano Berlusconi di farsi le leggi "ad personam"!!

mercoledì 15 maggio 2013

Attacco Militare al cantiere della TAV. Gli istigatori/mandanti tacciono.

Il Fatto Quotidiano
Ennesimo attacco ai cantieri della TAV. Sempre più organizzato e sempre più pericoloso. Sequestrato un rudimentale "mortaio" hanno detto nei TG.

Mi sconcerta che l'episodio si sia verificato  in sequenza ad altri fatti violenti che, secondo me, hanno la stessa matrice: L'assedio di piazza Colonna, La sparatoria di Preiti e la contestazione di Brescia.

Ancora più sconcertante è il silenzio. Nessuna "levate di scudi" nessuna condanna, nessun invito alla calma si leva dal lato sinistro del Parlamento Italiano.

Oggi l'instancabile Brunetta ha provato ad alzare la voce, a battere i pugni sul tavolo ma non sarebbe servito nemmeno togliersi le scarpe e usarle per percuotere lo scranno per smuovere l'impassibile Presidente della Camera che incurante delle sue bandiere  apertamente schierate in almeno due dei campi di battaglia non si è degnata nemmeno di scuotere la testa.

Tutto bene. Nessuno è morto. Per ora.

Il mio sconcerto è ancora più profondo quando, senza nemmeno dover sforzare più di tanto la fantasia, immagino o credo di vedere un abbozzo di sogghigno proprio sul volto della Boldrini e proprio durante il disperato intervento di Brunetta.

Ma cosa vogliono? La guerra civile?
Quante volte dobbiamo rivotare per Berlusconi prima che si convincano che c'è anche una parte d'Italia che non condivide i loro ideali comunisti?

Per fortuna c'è Grillo che getta acqua sul fuoco:

International Business Times
Ma forse mi illudo e Grillo è proprio il regista occulto, un altro che sogghigna ogni volta che la violenza alza il tono dello scontro politico portandolo dai dibattiti nei Talk Show (che continua a vietare ai suoi adepti) allo scontro fisico nelle piazze o nei cantieri (che forse preferisce?).

Ma sono troppo malizioso? Vedo il male dove non c'è?

Forse il ricordo della ex Jugoslavia non è poi così lontano...altro che primavera araba!
Perfino nei paesi del Maghreb sono stati capaci di fare la rivoluzione senza versare sangue e noi invece il primo sangue l'abbiamo già versato e siamo alla ricerca del "morto".

La cosa davvero allarmante è il silenzio. Il silenzio di quelle forze politiche maggiormente responsabili di questo clima.

Ma i pacifisti non erano quelli di sinistra?
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