venerdì 2 agosto 2013

Berlusconi condannato. Povera Italia.



Se potevano esserci dubbi o ripensamenti con l'atto della Magistratura di ieri si è raggiunta la certezza che l'Italia è da considerare territorio ostile per tutti quelli che credono nella libertà, nel lavoro e nel sogno di un miglioramento della vita realizzabile con le proprie forze e il proprio estro.

Berlusconi mi fa' tenerezza, genera in me un moto di rabbia che mi vorrebbe sulle barricate con il fucile in mano.

Non si arrende lui.
Ferito, vecchio e con le lacrime agli occhi continua a predicare il bene, a placare gli animi e a mitigare l'animo di quelli come me che a questo punto sarebbero disposti alla guerra civile.

Ma quanto è buono quest'uomo?
Quanto è forte?
Quanto ancora sarà in grado di sopportare?
Quante cose e quante lezioni ha ancora in serbo per noi?

Avevo voglia di fare male a qualcuno, poi l'ho ascoltato e mi sono vergognato di due cose:

La prima è la mia rabbia. Se lui che porta sulle spalle il peso delle scelte che ha fatto per il bene di tutti noi riesce a trovare le parole per infondere ancora speranza, chi sono io per lasciarmi andare all'ira?

La seconda è la mia codardia. Si perché oggi più di ieri sono determinato a lasciare l'Italia per andare a fare l'imprenditore dove lo stato è un amico a cui affidarsi e non come in Italia dove lo stato è il peggiore dei nemici. Me ne vergogno ancora di più adesso che ho sentito il suo messaggio ed ancora una volta ho constatato la sua grandezza.

Una cosa però la posso fare e la farò: Il mio voto, sia pure da Italiano residente all'estero, non mancherà mai al PDL, a FORZA ITALIA  ma specialmente a lui, a SILVIO BERLUSCONI, perché oggi vado via ma se domani avrò la possibilità di tornare in un paese finalmente giusto lo dovrò solo a lui.

GRAZIE SILVO,
per tutto quello che hai fatto ma,
specialmente per
TUTTO QUELLO CHE FARAI DA DOMANI!!



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