sabato 11 maggio 2013

Un morto e quattro feriti a Milano. Il vero colpevole? La società.

TG COM 24

Questo signore del Ghana lo metterei nella stessa cella di Preiti, quello della sparatoria al Parlamento.

La cosa che li accomuna è il movente: Entrambi erano arrabbiati e disillusi.  Entrambi volevano e avevano creduto di poter avere il loro posto nella società per diritto. Entrambi vittime di quel sogno a cartoni animati che per anni ci hanno raccontato. Quello di una società dove tutti hanno diritto al lavoro, alla casa, all'assistenza sanitaria, allo studio e perfino ad avere una bella macchina e una fidanzata, una bella eh? Non una grassa e bassa ma una modella longilinea e con fluenti capelli biondi.

Per anni ci hanno detto che in Italia queste cose sono un diritto.
Viviamo in un mondo dove il bombardamento dei media, del mondo che ci circonda e dei nostri amici ci suggerisce una concezione di noi stessi alla guida di una bella auto, con lavoro e casa e, nel peggiore dei casi, con un bel reddito di cittadinanza che compensa ogni eventuale "contrattempo".

Vuoi studiare? Paga lo Stato! Sei stupido? No problem, all'università i prof promuovono perché tutti hanno diritto a diventare ingegneri ma anche perché altrimenti metterebbero a rischio il loro prezioso posto di lavoro.

Vuoi un lavoro e non lo trovi? C'è il reddito di cittadinanza. Hai perso il lavoro? Niente paura: Per anni saranno i contribuenti a pagarti Cassa Integrazione, disoccupazione e alla fine ci scappa anche una bella pensione anticipata tanto per risolvere il tuo problema definitivamente.

Ed ecco che all'improvviso arrivi dal Ghana o dalla sala giochi di Gioia Tauro e d'un tratto ti ritrovi a vivere per strada e ad avere fame. Le macchine di lusso ti sfrecciano accanto e le donne cambiano marciapiede quando ti incrociano.
Non trovi lavoro. Non ci sono assegni da ritirare alle poste. Nessuno parla con te per giorni. Hai fame.

Allora prendi la prima arma che trovi e ti  scagli su tutti, senza motivo, in preda alla tua rabbia e senza un vero scopo e con la speranza inconscia o cercata che qualcuno trovi il coraggio al posto tuo per ucciderti.

Aprono le frontiere, accolgono i "fratelli sfortunati" nati nel terzo mondo perché tutti hanno diritto a vivere nell'Eldorado ma dimenticano che qui di oro non ce n'è più!

Ma lo loro ipocrisia è immensa perché non appena usciti o scappati dai centri di prima accoglienza  gli stessi che predicavano il diritto di questi poveretti di venire a condividere la "bella vita" nella nostra italia si dimenticano di loro e delegano ad altri, alla società tutta, la responsabilità di dargli una casa, nutrirli e sostenerli...perfino la pensione gli vogliono dare!!

La cittadinanza per "ius soli" per cui ogni donna incinta africana verrà a partorire qui per assicurarsi una vita di agi a spese del contribuente italiano. Con quali soldi?
Al costo di quali rinunce per gli italiani?
Lo avete visto Preiti che cosa ha fatto?

Ogni giorno c'è chi, con molto più CORAGGIO , trova la FORZA  di UCCIDERSI  senza nuocere a nessuno...
TGCOM 24

Per troppo tempo gli inguaribili sognatori di sinistra ci hanno raccontato del loro modello di società negando anche a loro stessi che la vera natura umana è quella di competere.

Volevano un mondo dove la vita fosse uguale per tutti e che le cose appartenessero a tutti nella stessa misura e in cui spettassero a tutti per "diritto". Hanno illuso i deboli e gli stolti che ci hanno creduto pensando di meritare e di avere diritto a tutto senza dover lottare per emergere e distinguersi dagli altri.

Questo è il risultato.

Le cose si ottengono con il sudore, con la furbizia, con l'ingegno.
Si meritano e si ottengono se si è disposti a combattere per averle e a guadagnare centimetro per centimetro ogni singolo passo che ci separa dall'obiettivo.
Lottare, sgomitare ed essere disposti a tutto per arrivare è l'unico modo per ottenere la bella vita.

Non ce ne sono altri.   Non più.



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