mercoledì 22 maggio 2013

Maglietta di Berlusconi: "Impiccati!" La misura è colma! E' tempo di agire!


Il Giornale
Mi piace leggere e studiare e mi appassiona tutto ciò che accresce la mia cultura anche se scelgo le mie letture in base alle mie naturali inclinazioni ma ho un pessimo ricordo dei miei anni passati tra i banchi e la scuola per me è stata un vero incubo.

Dai tempi della scuola è passato molto tempo e, a mente fredda, posso tracciare una linea e razionalmente affermare che tutto il mio risentimento riguardo a quel periodo è da imputare alla impreparazione, al disinteresse e all'ignoranza di gran parte dei miei insegnanti.
A quel tempo me la prendevo con loro fino ad odiarli ma adesso ho capito moltissime cose e tutto si è fatto chiaro:

Per prima cosa è lampante che in Italia è valido il detto che recita
"chi sa fare fa e chi non sa fare insegna"
per cui la maggior parte degli "insegnanti" in Italia non arrivano dietro ad una cattedra per "vocazione" o dopo aver seguito corsi di studi adeguati ma solo dopo aver fallito il loro obiettivo.
Succede quindi che un "avvocato" senza clienti e che non riesce ad entrare in uno studio legale si improvvisa "insegnante di diritto" solo perché, tra i mille concorsi pubblici tentati, quello nella scuola è stato l'unico superato.

Un secondo aspetto, che deriva direttamente dal primo, è l'inclinazione politica di quasi tutti gli insegnanti.
Da ragazzo per me era un mistero il fatto che immancabilmente i miei insegnanti fossero tutti di sinistra.
C'era perfino il mio prof. di letteratura che mi metteva voti bassissimi ai temi sulla politica perché non approvava la mia visione dello scenario e della vita pubblica.

Adesso mi è tutto chiaro e secondo me è un fatto scontato dopo aver assodato che per quasi tutti gli insegnanti la cattedra è un ripiego obbligatorio dopo il fallimento.

Non si spiega altrimenti come sia possibile che un "ingegnere" che ha studiato per anni per imparare a progettare ponti finisca a disegnarli sulla lavagna con il gesso.

Sono quasi tutti giunti all'insegnamento per via della loro ignavia, per le loro debolezze e per la scarsa propensione a mettersi in gioco e a rischiare.
Hanno preferito un misero stipendio statale ad una avventurosa e rischiosa vita da professionisti o imprenditori.
Vi accorgete che l'identikit dell'insegnante italiano coincide perfettamente con quello del militante di sinistra?

Le conseguenze di questa "situazione" tutta italiana che ci obbliga ad affidare l'educazione dei giovani a dei perdenti malpreparati (che altrimenti avrebbero saputo fare migliore uso delle loro lauree) non si concretizza solo nel bassissimo livello delle nostre scuole (nelle quali questi ignavi promuovono tutti per tutelare il numero delle iscrizioni e quindi i loro stipendi) ma anche a casi limite come quello oggetto di questo post.




Se ai miei tempi mi mettevano voti bassi se nei  temi scrivevo il mio pensiero anti comunista adesso si arriva all'eccesso di questa "insegnante" che arriva a discriminare e ad offendere i suoi alunni, i loro genitori, tutti gli elettori del PDL (milioni) e il leader di uno dei maggiori partiti politici italiani.

Tutto questo succede nelle stesse aule in cui, sin dagli anni '70, troneggiano magliette con la "falce e martello" la faccia di un criminale sanguinario come Che Guevara, foglie di Marijuana, spinelli, stelle rosse e ogni altro riferimento o feticcio alla pseudo-cultura di sinistra.


Tutto questo è dovuto alla politica dell'odio inscenata per decenni dai partiti di sinistra che legittima il comportamento di questa "insegnante"
afflitta da gravi turbe comportamentali. La cosa ancor più grave e che nei Social Network la notizia sia ripresa proprio da altri insegnanti che invece di condannare e prender le distanza da questa "pazza" si vantano con i loro amici di aver voluto fare ancora peggio della loro "collega".

Il Giornale

Ancora peggio di così?!

Tutto questo schifo si inserisce poi in un momento in cui i "tagli" alla scuola ( come a tutti gli altri comparti gestiti dallo stato) costituiscono terreno di scontro tra destra e sinistra.

Quale genitore ed elettore di destra manderebbe i suoi figli da una simile insegnante?
Quale tra questi, potendo scegliere ed avendone le possibilità, non preferirebbe mandare i propri figli in una scuola dove gli insegnanti sono approdati alla cattedra per scelta vocazionale e non per ripiego?

Insegnanti che abbiano studiato per essere "educatori" e non indottrinatori politici?

Il Mattino

Oggi qualunque atto contro Berlusconi sembra trovare la complicità di tutti ed in troppi, tra gli elettori di destre, pensano che impegnarsi in una difesa sia troppo faticoso ed impegnativo.

Si pensa a lavorare e a far fronte alle difficoltà credendo che le spalle forti di Berlusconi possano sempre resistere a tutto e che lui possa fare le nostre veci sempre e comunque.

Questo ragazzo ha avuto il coraggio di andare in giro con il vessillo delle sue idee stampato sul petto ed ha subito una umiliazione di cui sono altrettanto responsabili la scuola ed il corpo docente ma anche  tutti noi che invece di seguire il suo esempio continuiamo a delegare a Berlusconi le nostre idee preferendo che sia lui il parafulmine che ci ripara dalle tempeste.

Il momento di scendere in campo è arrivato.

Dove si comprano queste magliette??






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