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| Corriere della Sera |
Proprio quando le notizie sugli ospiti e le rassicurazioni dei conduttori mi stavano facendo ben sperare ecco la conferma che al festival si farà campagna elettorale invece che pensare alla musica.
Ha ragione B quando dice che con le prossime elezioni ci stiamo giocando il nostro futuro ( o perlomeno quello dell'Italia) ma è anche vero che se non ci fossero due conduttori come quelli e se non si fossero schierati gli ospiti come i cannoni che assediarono Stalingrado non ci sarebbe bisogno di tornare a parlarne!
Insomma se al Festival si pensasse solo alla musica e si lasciasse la politica alle tribune elettorali non ci sarebbe bisogno della par condicio e di conferenze stampa "sorteggiate" tra i candidati da trasmettere contestualmente al festival.
La verità è che ha ragione B a preoccuparsi di quello che succederà durante il Festival e fa bene bersani a gongolare sicuro di avere ben sei cartucce pronte da usare per lo sprint finale della campagna elettorale.
Non dovrà nemmeno scomodarsi ad andare in TV come fa B.
Al suo posto ci sarà l'esercito di filo-marxisti arruolati da Rai 1 che approfittando dell'effetto "calamita" che solo la musica può creare faranno la campagna al posto suo.
Adesso tutto stà a capire se la musica sarà la protagonista o se le canzoni saranno usate solo per intervallare gli spot elettorali ordinati da Bersani.
Prevedo il peggior festival della mia vita....e pensare che gli artisti in gara sono tra i miei favoriti!
