mercoledì 17 aprile 2013

La Cassa Integrazione è senza fondi? Chi se ne frega!

Corriere della Sera
Un miliardo forse non basta. Ce ne vorranno due.

La Camusso: "Tagliamo le spese militari per finanziare la Cassa Integrazione"

Manifestazione indetta da tutti i sindacati che riunificati per l'occasione reclamano compatti la Cassa Integrazione per centinaia di migliaia di sfortunati che hanno perso il lavoro e che dopo aver intascato la Cassa Integrazione sborsata dalle aziende adesso aspettano di attaccarsi alla mammella grassa dello Stato e cioè a quella di tutti quanti noi.

Voi lo sapete cosa succede ad un imprenditore o a un commerciante o a un professionista che chiude la sua attività, la sua PI o dichiara fallimento?

Niente. Non gli succede niente tranne che inizia a ricevere i solleciti di pagamento dai fornitori.

Lo Stato inizia una vera e propria persecuzione che oltre a recuperare i "crediti" sembra sia finalizzata a dare il colpo di grazia a chi è già caduto in ginocchio.

All'INPS e a Equitalia  non importa che lui abbia smesso di lavorare e quindi di incassare denaro ed esigeranno il pagamento delle loro spettanze fino al sequestro della sua casa o al suo suicidio.

L'aspetto ironico di tutta questa faccenda è che una delle voci dal "finanziamento imprescindibile" che contribuiscono a vessare gli imprenditori e a farli cadere in ginocchio è proprio la cassa integrazione che viene finanziata aumentando il prelievo fiscale.

A tutti quelli che avevano scelto la comoda sistemazione sulle spalle di altri e che ora mendicano arrabbiati il loro assegno mensile vorrei dire di assumersi la loro parte di responsabilità e di mettersi una mano sulla coscienza.

Parafrasando Renzi che pochi giorni fa si rivolgeva a Bersani invitandolo a ritrovare un po' di dignità vorrei che tutti i "furbetti" che vorrebbero continuare a fare la loro vita, a pagare i loro mutui e a mandare i loro figli a scuola approfittando della Cassa Integrazione ritrovassero un po' di quella forza che hanno i loro datori di lavoro e tutti quelli che la società ha negato a priori la possibilità di proseguire le loro vita in caso di fallimento.

A quelli tutta la mia solidarietà. A quelli che combattono contro Equitalia e contro tutti.
Agli altri, ai parassiti cassa integrati il mio appello:

Siate uomini.  Rifiutate i sussidi e ritrovate la dignità di essere fieri di voi e di quello che fate e ritroverete la stima di chi invece che piangere continua a combattere.


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