venerdì 31 maggio 2013

Franca Rame è morta. Il funerale è rosso, patetico, oltraggioso.



Solo pochi giorni fa il funerale di Don Gallo fu trasformato in una manifestazione politica dove oltre alla bandiere rosse e al canto di "Bella Ciao" si è dovuta sopportare anche la contestazione di un prelato all'interno di una chiesa oltre che le dichiarazioni di Luxuria.

Oggi i funerali di Franca Rame.

Immancabile il coro di "Bella Ciao" la sciarpe rosse, le bandiere e tutto il solito teatrino degli opportunisti che ogni volta che una personalità di sinistra muore non perdono l'occasione di trasformare il funerale in un rito a metà tra la propaganda politica e una specie di farsa in cui i "militanti" si stringono attorno alla "falce e martello" prima che al feretro per ripetersi litanie volte a solidarizzare tra loro e a rinfocolare la loro volontà affinché la "lotta" possa andare avanti.

Accade quindi che il dolore per la perdita dovuta al trapasso di una persona diventi secondaria allo scopo della "riunione" e che la solidarietà tra "individui in lotta" sia la vera forza aggregante.

Inutile la grandezza del defunto e tutto quel che ha fatto in vita. La sua morte diventa il pretesto per riaggregarsi, per serrare i ranghi e per rinnovare il proponimento di lottare.

Già perché di lottare e di avere un nemico i comunisti non possono farne a meno, nemmeno ai funerali.

Usare la morte in questo modo però è una cosa che non posso approvare.
Che peccato che tutta la vita di una donna straordinaria si sia ridotta all'ennesimo teatrino anacronistico e surreale. Guardate i video sul sito di La Repubblica.it e vi renderete conto che non esagero!

Avevo taciuto il mio disgusto per quanto accaduto ai funerali di Don Gallo in quanto la strumentalizzazione della sua vita mi era sembrata una logica conseguenza e il mio dispiacere per la morte di un grande uomo che in vita si è distinto per infinite opere di bene oltre che per essersi impegnato fisicamente per aiutare i bisognosi si era equiparato alla mia indifferenza per quella di un uomo che aveva più volte espresso idee diametralmente opposte alle mie e che aveva così male interpretato i dettami della Chiesa.

Nel caso di Franca Rame però l'eccesso è tale che tacere mi è impossibile.


Dario Fo ha fatto un elogio alla sua compagna. Bello fino a che ha parlato delle loro opere e bellissimo quando ha rivelato i meriti di Franca Rame nella stesura dei testi dei loro lavori teatrali riconoscendo che buona parte del suo lavoro è stato realmente svolto da lei.

Tutto il contesto però faceva orrore. Vedere tutte quelle sciarpe rosse e sentire Dario Fo e suoi figlio rivolgersi alla folla usando definirla come "compagni" è disarmante. Fa cadere le braccia e dissipa la speranza di riuscire ad estirpare per sempre il germe del comunismo.

Proprio questa mattina a "L'aria che tira" un servizio ironizzava sulla esistenza dei comunisti in Italia. Beh si vede che non ne hanno trovati in giro perché erano tutti al funerale di Franca Rame!

Poi si cade nell'assurdo: Si sceglie il funerale laico e non si va' in chiesa optando per il  teatro eppure Dario Fo si mette a parlare del Vecchio Testamento e cita gli ultimi scritti inediti della compagna, tra l'altro elaborati dallo studio di un favolistico ritrovamento archeologico,  in cui si sovverte la Genesi e si afferma che Dio abbia creato prima la donna e poi l'uomo. A questo punto Dario Fo,  improvvisando uno spettacolo, racconta una nuova versione del Vecchio Testamento.
Suo figlio poco dopo fa molto peggio arrivando ad affermare che Dio oltre che essere  donna è anche comunista !

Sono stati per primi il marito ed il figlio a fare del rito funebre un teatrino e a dissacrare il significato della morte per farne l'ennesimo miserabile tentativo di propaganda e questa è una cosa orrenda.

Dalla gente comune e dai compagni mi sarei aspettato anche di peggio ma dal marito e dal figlio avrei preferito che, almeno per questa volta, si fosse rinunciato alla ribalta e alla propaganda politica per lasciare posto alla morte, ai saluti e a quella magnifica donna che a mio parere ha sbagliato solo pochissime cose nella vita e tutte nella cabina elettorale.


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