mercoledì 23 gennaio 2013

Una cosa è certa: Chiunque vinca non governerà.

Il Fatto quotidiano
Ci eravamo quasi abituati alle dichiarazioni ad effetto in campagna elettorale così come alle prese di posizione strumentali ed opportuniste.

I leader dei due principali partiti italiani rilasciano ogni giorno decine di dichiarazioni ed in ognuna di queste si cela un messaggio rivolto ai loro alleati, una rassicurazione sul fatto che se da una parte dovranno accettare dei compromessi dall'altra avranno "pane da gettare al popolo" per mitigare le intemperanze.

Che la sinistra fosse da sempre schierata più sul fronte pacifista che su quello belligerante è cosa nota da sempre ma che Bersani nel giro di soli due giorni passi dal suo parere favorevole all'impegno dell'Italia in Mali alla sua promessa di "rivedere la spesa per gli F35" (badate che ha detto "rivedere" e non "eliminare") è un segno preoccupante: Significa che sin d'ora quando Vendola gli tira la giacchetta  lui lo deve seguire e che la stessa cosa avverrà in Parlamento con ognuna delle forze rappresentate nella coalizione di sinistra.

Stessa cosa, è ovvio, avverrà nello schieramento opposto!
Berlusconi non ha fatto tesoro del tradimento di Fini, della irremovibilità di Tremonti e della irrazionalità della Lega e la coalizione dall'ultima volta si è addirittura frammentata.

Comunque andrà a finire ci troveremo in una situazione di stallo o, peggio ancora, in balia di questa o quella frangia estrema del Parlamento.

In pratica il Governo applicherà una politica alternante e contraddittoria che si muoverà solo quando accordi occulti, strani o scellerati partoriranno una maggioranza variopinta e indefinita.

In tutto questo però io spero che tra le mille voci da cui tagliare, prima fra tutte le spese dello stato, gli stipendi di politici, sindacalisti, e burocrati si trovi il modo di preservare l'acquisto di nuovi aerei efficienti e potenti. Ci mancherebbe solo che finissimo col diventare colonia della Libia!

2 commenti:

  1. Ricordo di aver letto un po' di tempo fa,che persino il Pentagono,ribadiva che gli F35,sono aerei difettosi dal costo esorbitante.Oggi riconfermarne l'ordine significherebbe sprecare in maniera vergognosa soldi pubblici che andrebbero investiti meglio a mio parere nell'istruzione,nella ricerca,nella sanita',nel lavoro e molti altri settori che non sto qui ad elencare che il governo Monti sostenuto anche dal PD hanno messo in ginocchio.Alla fine ne deduci che e' la politica italiana che non va,ci sono troppi troppi galli a cantare ed e' per questo che non si avanza,chi la vuole cotta,chi la vuole cruda...rubano tutti...Ci vorrebbe qualcuno,ma questa e' utopia,meno interessato alla "poltrona".

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    Risposte
    1. Che la politica in Italia sia vista come un metodo per arricchirsi è una verità che condivido.
      Se gli F 35 sono difettosi sarà meglio prendere un modello migliore.
      Sul fatto che per reperire fondi per il sociale si debba tagliare la spesa militare sono in totale disaccordo.
      Ci sono infiniti modi per reperire i fondi per la ricerca, la scuola si autofinanzierebbe da sola semplicemente evitando gli sprechi e bandendo i sindacati e per la sanità...beh da quella ci sarebbe da reperire i fondi per tutto il resto se si trovasse il modo di evitare le ruberie!
      Un esercito forte e potente è indispensabile. Lo è sempre stato. La situazione politica mondiale, l'avanzamento dell'estremismo islamico, la povertà dei paesi poveri non lasciano margini per l'ottimismo: Nel futuro prossimo solo una forza bellica potente ed efficiente potrà arginare il male che avanza!

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