lunedì 28 gennaio 2013

Lavorare per vivere in Roulotte. Ecco a cosa siamo.

La Repubblica
Seguite il link che ho usato per citare la fonte di questo post.

Vedrete un video scioccante.

Quanti di noi sono in pericolo?

Basta poco, qualche rata non pagata, la crisi di un'azienda o semplicemente gli affari che non vanno più come prima e da un momento all'altro si perdono i soldi, la casa, gli amici e si resta da soli, anche per una scelta dignitosa.

Siamo alle soglie delle elezioni politiche e allo squallore delle discussioni dei politici si aggiunge quello delle prese di posizione dei singoli cittadini.
Ognuno ha la sua ricetta. Quella che gli fa più comodo.
Ognuno con la sua visone del mondo o la sua ideologia da seguire.

Io ho paura di una vittoria della sinistra.
Ho paura che se vincesse la destra si possa verificare un'altro stallo come quello dovuto al tradimento di Fini.
Ho paura che se dovesse vincere Grillo la buona volontà delle persone comuni non basti.

Ma quello che mi fa più paura di tutto è di non fare in tempo e di non riuscire a vendere ogni bene che ho in Italia per riuscire a fuggire in uno stato diverso, uno tra i tanti che ho scelto tra quelli che assomigliano al mio ideale.

Vorrei tanto avere la certezza di poter andare via da tutto questo schifo.



1 commento:

  1. Occorre sensibilizzare i candidati al governo del Paese ad adottare tutte le misure necessarie affinche'la crisi che sta distruggendo le nostre imprese e la nostra economia possa essere superata.Secondo te cosa vorra' dire andare a votare adesso?Soprattutto saremo sempre di fronte alla scelta sbagliata su chi e' il meno peggio da scegliere?Che tristezza continuare a lasciare nelle mani di vecchi austeri,egoisti bramosi di potere il nostro futuro...siamo davvero di fronte ad una nuova era di esodo verso paesi lontani dove la convenzione ed il potere non sono l'unica ragione sociale.Eliminare la poverta' e' un problema che perdura da molti anni,ma che non si e' mai riusciti a risolvere,perche' questo va,inevitabilmente contro ad altri interessi.Il grado di civilta' di una societa' si misura anche dalla capacita' di distribuire la ricchezza e di attenuare gli effetti negativi della disuguaglianza.Non ci sara' salvezza finche' non ci sara' onesta',perche' onesta' ed obbiettivita'non fanno colore.E' necessario mettere risorse a disposizione,il resto e' "cinematografo".

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