mercoledì 13 febbraio 2013

Crozza a Sanremo: Un partigiano di quelli cattivi!

Corriere della Sera

Ho trovato la conduzione di Fazio e della Litizzetto fuori luogo, faziosa e inopportuna.

L'intervento di Crozza  è un chiaro messaggio inviato all'ordine precostituito che vuole portare avanti i falsi ideali tanto cari a persone come Daniele Silvestri che in nome della protesta e della contestazione intendono bypassare i veti imposti a tutti quelli che vorrebbero vivere in un paese civile.

Sembra che chiunque si arroghi il diritto di dissentire, manifestare e propagandare un certo tipo di ideali possa ritenersi immune e libero dai legacci che le leggi del vivere civile dovrebbero imporre a chiunque si riconosca cittadino in una società dove vige il principio del rispetto del prossimo.

Appropriarsi di una manifestazione come il festival di Sanremo -patrimonio di tutti gli italiani che amano la musica- per farne un enorme megafono dal quale lanciare spot e sbandierare una bandiera che non è di tutti è stato un vero atto violenza subito da tutti quelli che in quegli ideali non si riconoscono.

Farcire il Festival con siparietti come quello dei due omosessuali che vanno a sposarsi a New York accusando l'italia di inciviltà è un gesto violento che oltre ad essere del tutto fuori luogo impone un punto di vista unilaterale senza consentire alcuna contraddizione.

Sono offeso, deluso e incazzato!

Offeso perché i contenuti proposti sono contrari al mio punto di vista.

Deluso perché una manifestazione come il festival è diventato una specie di festa dell'Unità.

Incazzato perché tutto ciò mi è stato imposto! Quando Crozza è a Ballarò io posso sempre cambiare canale ma la sua presenza a Sanremo è un'imposizione, una violenza che ho dovuto subire mio malgrado e in una condizione di impotenza.

Per fortuna non tutti gli artisti sono come Daniele Silvestri e di belle canzoni al festival se ne sono sentite tante...

2 commenti:

  1. Cambia canale! Ma Crozza ne ha avuto per tutti, non solo per il tuo amato cavaliere... Dai, smettetela di parlare di festival dell'unità! Avete paura che i comunisti rossi si siano stufati di mangiare bambini e siano passati agli adulti come voi?

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  2. Ci sono momenti in cui la politica andrebbe messa da parte.Destra o Sinistra.Sanremo e' musica,Arte,Spettacolo.Gli "ULULATI" che abbiamo ascoltato provenire dalla platea durante l'intervento di Crozza,mi hanno riportata a scene viste in film in cui nei teatri ottocenteschi dai loggioni si promuovevano o bocciavano le opere prime dei grandi del melodramma.In molti hanno indossato i panni di "Bruto",pronti ad accoltellare il comico genovese,tanto amato nei suoi interventi a Ballaro',e nel suo show su La 7,cosi' vituperato invece nei suoi 40 minuti di intrvento all'Ariston.Un Crozza che ha continuato sottotono,come un pugile suonato.Vedi,nonostante si cresca,si cambi,si maturi,si forgi una kermesse,quello che non cambia e' la "polemica".Alla fine 14 milioni di italiani,compatti,nonostante critiche,baruffe,erano li rapiti dal grande caos sanremese.Il festival,e' la faccia di un paese che da ben 63 anni,a febbraio si ferma,ascolta,giudica,attacca.Un'arena popolare in cui tanti spettatori sono pronti ad azzuffarsi,per la prima stecca,per il primo abito fuori luogo,per la prima papera dei conduttori,il look da copiare,il ritornello da canticchiare il giorno dopo.Alla fine rimane un caos a cui tutti piacerebbe partecipare dal vivo,un luogo dove dimenticare per 5 giorni,l'Imu,lo Spread,le promesse elettorali,la crisi delle banche.La piazza dove provare a sognare di allargare nuovamente le braccia come fece Modugno nel lontano 1958 e tornare nuovamente a "volare".

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