Napster? No! Meglio Apple Store!

Corriere della Sera

Chi di voi si ricorda della notte in cui chiusero Napster?
Quando si sparse la voce in tutto il mondo gli utenti collegati con i  modem analogici da 56 kb passarono la notte a setacciare il sito cercando di accaparrarsi quanti più Mp3 possibile prima che la cuccagna finisse per davvero...almeno così si credeva!
Eh già perché da quel momento in poi di metodi per scaricare musica illegalmente dal web ne hanno inventati 3 al giorno!
Chiunque lo ha fatto! Inizialmente sembrava quasi una vendetta giustificata dal prezzo spropositato dei CD.
In questi lunghissimi 10 anni la major e i musicisti le hanno provate tutte.
Ma niente. I concerti sono rimasto l'unico modo di far soldi per chi fa musica.
Ma questa notizia è di quelle che segneranno la storia della discografia mondiale.
Io credo che l'inversione di tendenza sia da ricercare in un motivo banalissimo che nulla ha a che fare con la nobiltà d'animo degli utenti che avrebbero rimorso a rubare la musica (ricordate gli spot al cinema? "Scaricare è come rubare" nulla è mai stato meno efficace...era come dire che chi no scarica è un cretino) o con la strategia di abbassare il prezzo degli Mp3 da scaricare a pochi euro.

Io credo che il motivo sia semplicissimo e che si chiami selezione naturale:
Il fatto è che scaricare Mp3 dalla rete in modo gratuito è diventato più complicato che farlo a pagamento.
A chi non è capitato di voler scaricare una canzone e di ritrovarsi un trojan nel PC o un link auto installante nella barra dei preferiti? Per non parlare delle pubblicità, dei siti porno o delle ricerche tra migliaia di file che corrispondono tutti al titolo della nostra canzone preferita.

Invece vai in Apple Store o in qualsiasi negozio di musica digitale e in pochi click e in pochi secondi e con pochi soldi ecco il tuo Mp3 bello e pronto, pulito legale e sicuro.

Ci voleva tanto? Cari amici discografici?