domenica 28 aprile 2013

Finalmente è nato! Abbiamo un Governo che ama invece di odiare!

Rai News 24

E' stato di sicuro il Governo con il travaglio più lungo e tumultuoso della storia della Repubblica Italiana. Alla fine però il risultato è stato superiore ad ogni aspettativa.

Il travaglio è stato totalmente dovuto alla incapacità della sinistra italiana di prendere atto di se stessa:
Per decenni le varie trasformazioni del PCI hanno avuto una duplice funzione e se da una parte la volontà riformatrice dei vari segretari era sincera dall'altra sono stati impegnati a mascherarla nel timore di perdere quella fetta di elettorato che in modo irriducibile era ancorato alle ideologie più radicali del comunismo.

Le scissioni si sono succedute negli anni ed ogni volta che una costola del vecchio PCI tornava alle origini se da un lato si perdevano brandelli di elettorato dall'altra si faceva un piccolo passo verso l'emancipazione e l'ammodernamento del partito. Accadde ad esempio quando si formò "Rifondazione Comunista" e, più recentemente, con la nascita di SEL che addirittura è figlio di Rifondazione.

Ma questa volta c'erano i Grillini a contrapporsi nella stessa partita a Berlusconi e se per decenni la demonizzazione di Berlusconi aveva funzionato per domare gli impeti degli elettori più "rossi" stavolta non si poteva demonizzare il "movimento" che nel frattempo aveva tirato fuori la sua "anima rossa" ma così rossa da fare impallidire Carl Marx!

A quel punto il povero Bersani le ha provate tutte ma inutilmente e le sue mosse hanno finito con svelare che nel PD dei vecchi ideali comunisti era rimasto ben poco (per fortuna) e che il giovane partito della sinistra italiana non rispecchiava più il vecchio PCI ma un ben più moderno ed attuale Partito Democratico del quale Renzi si è dimostrato la incarnazione più credibile.

Alla fine gli appelli al dialogo che in tutti questi anni ed a più riprese erano stati lanciati da Berlusconi  sono stati finalmente accolti ed è nato un Governo che, a giudicare dalla sua composizione, lascia ben sperare.

Se da un lato il rinnovamento quasi totale della compagine dei Ministri lascia intravedere i segni della  spartizione delle poltrone con la solita tendenza a dover "accontentare tutti" dall'altro un segnale forte è rappresentato  dalla distribuzione del potere che sembra volere testimoniare la volontà di entrambe le parti di avviare una seria e proficua collaborazione.
Le parti in campo, sia pur non rinnegando le diversità oggettive nella diversa visione generale sono state capaci di trovare l'accordo almeno sulle questioni economiche e sociali più urgenti ed a trovare su queste una convergenza.

Un miracolo!

Si, a tutte le persone di buon senso era parso davvero come un miracolo. Invece no.

Rai News 24

IPOTESI UNO:

Alla fine vent'anni passati a demonizzare Berlusconi hanno dato i loro frutti.
Speriamo di no, ma una delle tesi più plausibili - secondo me-  è quell'individuo fosse animato dalla volontà di impedire l'insediamento del nuovo governo.
Quel Governo che in troppi hanno bollato come un ennesima vittoria di Berlusconi ai danni del defunto PD ( lo stesso che invece io definisco RINATO)  e che  hanno investito di un significato politico opposto a quello che ho descritto poc'anzi e che si è quindi attirato addosso tutto l'odio di quelli che
-perfettamente in grado di intendere e volere o no- per anni ed anni hanno visto Berlusconi come la personificazione del male.
Se così fosse speriamo che sia l'ultimo strascico della campagna d'odio inscenata dal PD negli ultimi 20 anni che ancora una volta gli si ritorce contro i suoi stessi fautori.

IPOTESI DUE:

Il pazzo isolato.

Subito dopo l'accaduto è circolata la "voce" che l'attentatore fosse uno "squilibrato" che senza nessuna organizzazione alle spalle avesse agito in preda ad una specie di attacco di follia.
Ora, se in un primo momento la mente ritorna al gesto di Milano (con il famoso lancio della statuetta riconducibile sempre alla campagna d'odio ai danni di Berlusconi) dall'altro mi viene in mente che siamo in tanti ed in entrambi gli schieramenti quelli che non ce la fanno più.

Il passo che separa le fantasie disperate di chi prova ogni giorno sulla propria pelle il disagio della crisi e del malgoverno dalla lucida follia di chi arriva ad un gesto "suicida" come quello messo in atto oggi è davvero breve.

Io credo che la differenza tra un "pazzo" che scrive in rete ed uno che va in piazza a farsi ammazzare sia tutta in quel che a da perdere.

La cosa che in questo caso mi spaventa di più e che quelli che entro poco tempo non avranno più nulla da perdere aumenta ogni giorno di più:

Perso il lavoro, la famiglia, la casa e le prospettive di futuro trovare i coraggio di andare a farsi ammazzare in piazza diventa cosa facile...almeno quanto trovare quello di uccidersi in solitudine.

Si dice che l'attentatore prima di sparare contro ai Carabinieri abbia gridato: "Adesso ammazzatemi" e se fosse vero, al di la del colore che ha votato nell'urna elettorale, avrebbe la comprensione di tantissimi italiani che invece di etichettarlo come "pazzo" solidarizzerebbero con lui.


IPOTESI TRE:

Il terrorismo.

Nessuno lo vuole dire.
Tutti cercano di fare finta di niente ma l'ipotesi è sul tavolo.
Dopo tutto siamo al tramonto definitivo della "vecchia sinistra" italiana e il vecchio PCI sia pur degnamente rappresentato da SEL e dal M5S rischia di restare per sempre fuori dal Parlamento se venisse votata una legge elettorale nuova studiata e calibrata da i due partiti più grandi per garantire
-finalmente- il bipolarismo perfetto.
L'elettorato che ha votato per Grillo in nome dell'antipolitica ha riconosciuto la matrice comunista nel M5S e si è già ravveduto e SEL non avrà mai oltre il 5%.
Quindi le premesse per riavviare la "lotta armata" da parte degli irriducibili "rossi" ci sono tutte.
Speriamo di no.

Auguri a questo nuovo Governo che sia pur non incontrando il favore unanime di chi vota per l'uno o per l'altro schieramento è la dimostrazione che la collaborazione e le convergenze si possono ancora trovare quando i preconcetti e i dogmi si cedono il passo alla ragione o, per dirlo con le parole del mio statista preferito: "Quando l'amore vince sempre sull'odio"

..e stavolta non ditemi che non ha avuto ragione!
 

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Affari europei - Enzo Moavero
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Istruzione, Università e ricerca - Maria Chiara Carrozza
Salute - Beatrice Lorenzin
Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini
Ambiente - Andrea Orlando
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Coesione territoriale - Carlo Trigilia
Politiche comunitarie - Anna Maria Bernini
Affari regionali, sport e turismo - Graziano Delrio
Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem
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Pubblica Amministrazione- Giampiero D'Alia.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Filippo Patroni Griffi







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