sabato 2 febbraio 2013

Le Elezioni incombono. Ecco l'Italia che vorremmo.



A pochi giorni dal termine della campagna elettorale io ed un mio amico Blogger abbiamo pensato che invece di commentare le dichiarazioni e il "teatrino" messo in scena dalle attuali forze politiche fosse il caso di fare delle proposte. 

Entrambi abbiamo subito capito che le nostre idee sono opposte ma con una cosa in comune: 
La loro irrealizzabilità. 

Abbiamo comunque pensato di mettere nero su bianco i nostri sogni e di paragonarli. 
Siamo molto distanti l'uno dall'altro ma dialoghiamo e ci rimettiamo al giudizio dei lettori.
In un coro di voci contrastanti, ambigue e disarmanti noi proviamo a dire cose concrete certi di dare un buon esempio ad una classe politica che è riuscita a mettere d'accordo anche due persone così opposte su una cosa : SIAMO STANCHI DI QUESTO TEATRINO.

Ecco la mia visione:




Lo Stato che vorrei. 

di La mia Ultima Notizia

Io vorrei uno Stato che si occupasse dei cittadini e che lo facesse soddisfacendo  quattro bisogni:
Sicurezza Interna ed Esterna (Polizia e Esercito) .
Infrastrutture.
Assistenza ai meno abbienti.
Giustizia. 

Di tutto il resto che è nella Costituzione ne fare a meno considerando che nessuno dei proponimenti dell'Assemblea Costituente è mai stato realizzato in tutti questi anni.

Come fare? Se fossi io il Tiranno chiamato a mettere ordine ecco cosa farei assumendomene la responsabilità e rimettendomi al giudizio del Popolo a fine mandato:

Riforma della Costituzione: 

Tutte le cariche dello Stato sono elette dal popolo con una legge in tutto simile all'attuale legge elettorale per l'elezione del Sindaco: Sbarramento ai solo due partiti che ottengono più voti e ballottaggio tra i due. 
Nessuna carica sarà ricopribile per più di due mandati consecutivi o cinque totali. 
Abolizione del finanziamento pubblico dei partiti che dovranno autofinanziarsi svolgendo attività non lucrative: Raccolte di fondi, sponsooring,  tesseramento e donazioni.

Il Presidente della Repubblica ha tre compiti:

  • Il comando delle Forze armate e di Polizia 
  • Indire le elezioni politiche ogni due 
  • Gestione della Giustizia (Tribunali Provinciali, Nazionali e Corte Suprema).

Il Primo Ministro ha pieni poteri:

Legislativo e sulla politica estera.
I suoi Ministri sono semplici strumenti nelle sue mani. 

Riforma del Parlamento:

Abolizione delle due camere e formazione di un unica assemblea formata dai Presidenti di Provincia con il compito di
  • Presentare emendamenti alle leggi proposte dal Presidente del Consiglio o dai Ministri
  • Dibattere sulle nuove leggi esponendo le richieste dell'elettorato.
  • Richiedere l'intervento del Primo Ministro in questioni sollevate dall'elettorato.
Le leggi saranno quindi scritte ed emanate dal Primo Ministro senza nessuna ingerenza da parte del Parlamento che avrà solo un ruolo consultivo.

Ordinamento dello Stato:
Abolizione di Regioni e Comuni. Il territorio sarà amministrato unicamente dai Presidenti di Provincia che avranno pieni poteri (pari a quelli del Primo Ministro) di Legiferare, Amministrare e Gestire la Provincia e tutti i proventi delle entrate fiscali raccolte. 
Spetteranno alle Province:
  • Manutenzione e realizzazione della rete stradale e delle infrastrutture e la gestione del traffico urbano (Polizia Urbana).
  • Igiene Urbana e Gestione Rifiuti
  • Sviluppo dell'Economia Provinciale (Attuale compito del Ministero dell'Economia)
  • Controllo ed esazione delle Tasse: Privatizzazione dei controlli suddivisi per categorie
  • Istituzione degli uffici di collocamento Provinciali
  • Istituzione dell'Ufficio Previdenziale Provinciale  
  • Tutela del Patrimonio Artistico 


Ministeri: Saranno solo cinque.

Sanità:

Privatizzazione di tutti gli apparati Sanitari Nazionali.
L'assistenza sanitaria sarà garantita a spese dello Stato Centrale (che pagherà le prestazioni secondo un tariffario fisso) solo ai cittadini che abbiano un reddito basso o per le emergenze di pronto soccorso. Tutte le altre prestazione saranno coperte dalle Assicurazioni Sanitarie Obbligatorie. 

Scuola:

L'istruzione dei cittadini sarà a spese dello Stato Centrale fino alla Terza Media.
Tutte le altre forme di Istruzione saranno privatizzate e a pagamento. 
Borse di Studio a spese dello Stato Centrale o delle Province saranno a disposizione solo degli studenti più meritevoli che vi accederanno per concorso.
Istituzione dello sponsor per lo studente: Le aziende che hanno bisogno di personale qualificato o che vogliono migliorare la propria immagine nel mercato possono sponsorizzare gli studenti più meritevoli e sostenere le spese per i loro studi. 


Entrate Fiscali:

L'intero gettito fiscale sarà raccolto dalle Province e così ripartito: Il  75%  sarà trattenuto dalle Province il 25% versato dalle Province allo Stato Centrale. 
Il 10% del reddito trattenuto dalle Province è versato dalle stesse all'Ufficio Previdenziale Provinciale che calcola e paga le Pensioni di anzianità secondo il calcolo delle imposte pagate dai contribuenti e secondo le leggi Provinciali in vigore.

Sarà istituita un unica tassa sul reddito con progressività a scaglioni e tetto massimo:
0% fino a 12.000 € l'anno
20% da 12.000 a 25.000
25% da 25000 a 50000
30% da 50000 a 500000
35 % oltre i 500000 € di reddito l'anno ma a nessun contribuente sarà chiesto di pagare più di un milione di Euro l'anno di Tasse. Arrivati a tale cifra tutti i redditi in più saranno esenti da tasse.



L'Iva è fissata al 20% e riscossa dalle Province che ne trattengono il 25% e ne versano il 75% allo Stato Centrale

Solo sulle seconde case e per gli immobili non destinati ad abitazione è imposta una Tassa dell'uno per mille che viene raccolta dalle Province e versata interamente allo Stato Centrale.

Nulla più sarà dovuto dai cittadini. Abolite tutte le altre tasse, gabelle, accise o imposte.

L'accertamento dell'Evasione Fiscale sarà Privatizzato e gestito dalle Province:

  Es. Un cittadino della Provincia vince il concorso per il controllo della tassazione di tutti i "fornai" del suo quartiere (magari è fornaio lui stesso per essere più vicino alla realtà dei suoi colleghi contribuenti)  e guadagna un compenso mensile base (pagato dalla Provincia)  più percentuali sui redditi evasi, sulle irregolarità scoperte o sulle multe . Stessa cosa per ogni categoria commerciale, professionale o imprenditoriale. In tal modo il controllo sarà 
  • capillare 
  • quotidiano
  • equo
  • non raggirabile
  • UMANO

Difesa: Spettano allo Stato Centrale e sotto il diretto controllo del Presidente della Repubblica:
  • Il controllo del territorio e la sua difesa dall'esterno: Marina Militare Aeronautica e Esercito vigilano sulle minacce provenienti dall'esterno, si impegnano sule missioni Internazionali comandati dal Presidente della Repubblica ma inviati dal Primo Ministro. 
  • Il controllo del territorio nazionale. Un unica forza di Polizia contrasta la criminalità presidiando il territorio con compartimenti in ogni Provincia coordinati da un comando centrale direttamente alle dipendenze del Presidente della Repubblica.
Infrastrutture:
Coordina e finanzia tutte quelle opere interprovinciali o di interesse nazionale. Strade, trasporti ferroviari, aeroporti.

L'intero Governo si compone quindi di 

Presidente della Repubblica
Primo Ministro
Ministro della Difesa
Ministro Dell'Istruzione
Ministro della Sanità Pubblica
Ministro delle Entrate Fiscali
Ministro delle Infrastrutture
Presidenti delle Province che Governano le loro Province e siedono in Parlamento.

Tutti eletti dal Popolo ed in carica per due anni per un massimo di due legislature.

In ultimo la riforma del Lavoro:

  • Abolizione TOTALE del contratto di lavoro subordinato.
  • Tutte le prestazioni lavorative saranno FATTURATE e tutti i lavoratori si mettono sul mercato come IMPRENDITORI DI SE STESSI.  
I compensi e le tariffe professionali si formano secondo la legge della domanda e della offerta.
Se si  verifica la condizione per cui ad un imprenditore  serve la prestazione di un lavoratore a tempo indeterminato le parti sono obbligate a formare una società e il lavoratore diventa a tutti gli effetti SOCIO nell'azienda e partecipa agli utili e alle perdite. 
  • Istituzione dell'assegno di mantenimento ( a carico degli uffici di Previdenza Provinciali) per tutta la popolazione non attiva o disoccupata  per periodi superiori ai tre mesi ma con l'obbligo di accettare mansioni di livello inferiore alla propria qualifica. Pena la perdita del diritto a percepire l'assegno.
Fatto tutto questo si sarebbe realizzato il mio Stato Ideale secondo il modello della Diarchia Spartana e secondo gli usi spartani sarei disponibile a subire la sorte che il popolo vorrà riservarmi se proprio non dovesse trovare giovamento da una riforma così drastica.



Due idee. Due visioni. Due prospettivi.
Due utopie. Due stati ideali.
Due pensieri in contrasto tra loro. Ma con una caratteristica: utopia.
Utopia nel doppio senso...
Anche se idee contrastanti, noi ve le mettiamo nero su bianco, vi diamo la possibilità di decidere qual'è la vostra idea. Noi non critichiamo solamente, ma proponiamo. Vi lascio all'articolo, e scrivetemi nei commenti cosa ne pensate...


Il mio stato ideale: un'utopia
di Lorenzo Ruffino


Che cos’è un’utopia? E’ una terra di perfetta armonia, dove vige la giustizia e da dove le iniquità sono state bandite, anzi, dove non sono mai esistite, a dispetto della società in cui quotidianamente ci troviamo a vivere. Nel linguaggio comune, si dice che è utopico un progetto immaginario, un qualcosa che non è realizzabile, ma che se lo fosse sarebbe un bene: a tutti piacerebbe vivere in uno stato fatto su misura per noi.

Il mio stato ideale si basa su democrazia, giustizia ed equità. Semplice no?

Perché sulla democrazia?
Platone nella “La repubblica” ci scrive di uno stato governato da filosofi non attratti dal potere che gestiscono tutto con filosofia. Quindi Platone immaginava uno stato dei “migliori”. Quest'idea venne semi-applicata con Marco Aurelio in epoca romana, ma rimaneva una monarchia o una oligarchia. Io invece spero in un governo con un parlamento con dei ministri e tutte le cariche italiane dove ci siano solo i migliori, persone esperte e preparate che sanno qual'è il loro ruolo. Un esempio? Credo che una casalinga, senza nulla toglierle, non possa fare il ministro dell'economia, ma serva una persona che abbia diretto una azienda o qualcosa similare, quindi che sia preparata e sappia come intervenire.
Perché sulla giustizia? Perché ritengo che attualmente in Italia non ci sia. Il mio stato prevede che ci siano pene a seconda dei reati commessi, dove non ci sia possibilità di scappare dai tribunali, di sfruttare le cariche amministrative per evitarli o usare mezzi non leciti per far “cambiare” parere ai giudici. Io voglio uno stato dove se tu commetti un reato vieni punito qualunque esso sia, perché ora va di moda dire, visto che non vengono puniti stupratori, assassini ecc. allora se tu commetti un reato più piccolo non sei obbligato a pagare. No non ci sto.

E perché sull'equità? Perché non è possibile che ci sia gente che muoia di fame e gente che nuoti del denaro, gente che è per strada e gente che ha dieci case, gente che non deve lavorare e gente che lavora una vita, gente che in un anno guadagna quello che una persona non guadagnerà in una vita. Non è possibile che vengano applicati criteri diversi a diverse persone, magari per il tipo di lavoro e qui si ritorna al tema della giustizia. Non è possibile che non ci siano trattamenti equi per tutti. Non si può accettare che le persone vengano discriminate per il colore della pelle o la religione o le opinioni politiche o l'essere gay, quello che fa quotidianamente la chiesa.
Io immagino uno stato dove nessuno fuori dallo stato possa prendere decisioni nello stato, come accade con i mercati o con la chiesa. Questo non è possibile. Nessuno deve influenzare le decisioni di uno stato se non ne fa parte.
Io immagino uno stato dove i politici siano persone per bene, ma per far questo, devono prima cambiare i cittadini, perché i politicanti rappresentano i votanti. Non li si può accusare di tutto, perché loro sono la nostra immagine riflessa.
Io immagino uno stato dove ci sia democrazia e trasparenza in tutto, dalle decisioni parlamentarie agli scrutini scolastici. Uno stato dove tutto ciò che viene fatto è visibile ai cittadini che possono controllare ciò che accade.
Uno stato dove tutti abbiano gli stessi diritti, dove anche le coppie omosessuali possano adottare un bambino.
Semplicemente, io immagino uno stato utopistico, per due motivi: perché è il mio stato ideale dove c'è giustizia e equità e perché irrealizzabile.






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